MESSINA. In tempi di crisi anche le spese funerarie possono pesare in maniera significativa sulle spese delle famiglie. Una preoccupazione ulteriore, che si aggiunge al dolore del lutto, mitigata dall’introduzione del “funerale calmierato”, una sorta di rito funebre “low cost” che garantisce soltanto i servizi essenziali.

Il progetto  è stato introdotto dal Comune di Messina grazie a un protocollo d’intesa, della durata di un anno, con le imprese funebri cittadine.  Istituito in via sperimentale su proposta dell’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, sulla scia di altri comuni italiani, fra i quali Milano, Roma, Bergamo e Novara, prevede l’abbattimento dei costi per le inumazioni a terra e per le cremazioni svolte sul territorio comunale.

Il prezzo? 1.800 euro, comprensivo di cassa con targhetta anagrafica, imbottitura interna e cuscino, preparazione e vestizione del cadavere, disbrigo delle pratiche amministrative e trasporto funebre. Non previsti invece nella cifra gli addobbi floreali, le necrologie, la concessione delle sepolture e le marche da bollo. Stesso prezzo per le salme destinate alla cremazione. 

Parecchie le imprese che hanno aderito al progetto. L’adesione alla convenzione è aperta a tutti gli esercizi con sede nel territorio comunale. 

 

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