MESSINA. Crescono i prezzi a Messina: dello 0,8% rispetto allo scorso anno e dello 0,3% rispetto a gennaio, pur tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

Secondo l’ufficio statistica del Comune, nella città di Messina nel mese di febbraio 2021 si registra un incremento congiunturale (rispetto al periodo di rilevazione precedente) del 0,3% e tendenziale (a variazione in termini percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) del 0,8% dell’indice dei prezzi al consumo.

La fluttuazione dei prezzi risente ovviamente della pandemia che ha flagellato i consumi durante la primavera del 2020, coi prezzi in caduta fino alla riapertura dell’estate, e con un altra flessione a settembre, ma da lì si sono ripresi di parecchio, continuando a salire fino ad oggi.

Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,3%), bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%), abbigliamento e calzature (+0,4%), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,3%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,8%), servizi ricettivi e ristorazione (+0,6%), altri beni e servizi (+1,4%).
Decrescono: trasporti (-0,1%), comunicazioni (-2,1%), istruzione (-3%).
Rimangono invariate: abitazione, acqua, elettricità, e combustibili.

Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale delle sigarette (+0,2%; +3,1% il tendenziale); aumentano anche altri tabacchi (+2,3%; +4,3% il tendenziale), a causa dell’aumento delle accise previsto dalla legge di Bilancio 2021;
Energia elettrica: nel mercato dell’energia elettrica si rileva una diminuzione congiunturale delle tariffe nel mercato libero (-09%; -1,3% il tendenziale);
Farmaci: in aumento dello 0,5% in termini congiunturali (+2,7% il tendenziale) i prezzi dei farmaci di fascia C;
Servizi di telefonia: si registra un leggero aumento congiunturale sia dei servizi di telefonia fissa a banda larga (+0,6%; +2% il tendenziale) sia dei servizi di telefonia bundle (+0,4%; +2,9% il tendenziale), dovuto a incrementi di un operatore per miglioramenti sulla linea;
Servizi di trasporto: nel mese di febbraio si registra un aumento marcato dei prezzi congiunturali dei voli europei (+10,2%; -5,2% il tendenziale), dovuto soprattutto ai voli low cost. Aumentano, sebbene in modo più contenuto, anche i prezzi congiunturali dei trasporti ferroviari nazionali (+0,9%; +21,8%), principalmente a causa di un leggero aumento dei treni generici. Viceversa si registra una diminuzione congiunturale dei prezzi dei voli intercontinentali (-3,5%; +10,9% il tendenziale), dovuta in primo luogo ai voli low cost, e del trasporto marittimo (-0,1%; – 5,2%), dovuta al cabotaggio. Questo mese il prezzo dei voli nazionali è stato imputato con l’andamento dei voli europei;
Cultura: si rileva l’aumento del prezzo congiunturale dei giornali quotidiani, sia quelli a diffusione locale (+0,6%; +1,3% il tendenziale) sia quelli a diffusione nazionale (+06%; +1,9% il tendenziale), per una diversa distribuzione di allegati;
Attività turistiche e ricreative: questo mese gli indici relativi ai pacchetti vacanza nazionali e internazionali e quelli relativi ai parchi di divertimento, agli impianti di risalita, agli stabilimenti balneari e ai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici sono stati imputati, essendo l’erogazione di questi servizi limitata a causa delle misure restrittive di lockdown.

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