MESSINA. Scende sempre di più nella classifica di Legambiente per il Comune di Messina. Dopo essere passata dal 104esimo posto del 2015 all’84esimo nel 2018, secondo la nuova graduatoria pubblicata oggi Messina raccoglie 34 punti su 100 e si colloca al 97esimo posto. Su 104. Nel 2016, infatti, era salita al 90esimo posto, posizione che ha tenuto anche nel 2017. Nel 2018 aveva scalato sei posizioni posizioni (84esima), ma nel 2019 ne aveva perse ben sette (91esima). Adesso, in un solo anno, ne ha perse altre sei.

Legambiente si basa su fattori relativi all’ambiente, all’aria, all’acqua, alla mobilità e ai rifiuti: isole pedonali (metri quadrati per abitante), alberi (numero di tronchi ogni 100 abitanti), verde urbano (metri quadrati per abitante), solare termico e fotovoltaico solare pubblico (kw per abitante), uso efficiente del suolo (indice sintetico del trend consumo suolo per residenti e del livello di urbanizzazione per residenti), biossido di azoto (concentrazione media No 2 Ug/mc), Pm10 (concentrazione media in ug/mc), ozono (numero di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 ug/mc), consumi idrici domestici (litri per abitante al giorno), dispersione della rete idrica (erogata per immessa), capacità di depurazione (percentuale), passeggeri del trasporto pubblico (numero passeggeri per abitanti), offerta del trasporto pubblico (chilometri percorsi annualmente dal complesso delle vetture per abitanti), tasso di motorizzazione (numero di auto per 100 abitanti), incidenti stradali (morti e feriti per 1000 abitanti), piste ciclabili (metri quadrati per 100 abitanti), produzione di rifiuti urbani pro capite (kg per abitante) e raccolta differenziata (percentuale).

Osservando le graduatorie che servono per collocare ogni città nella classifica finale (dove Messina è 97esima), si nota che a far scendere di posizione del capoluogo peloritano è il numero di alberi per 100 abitanti (84esima), il verde urbano (80esima), la dispersione della rete idrica (88esima), le piste ciclabili (89esima) e, soprattutto, la percentuale di raccolta differenziata (100esimo posto).

Messina si trova a metà classifica per quanto riguarda le graduatorie sulle isole pedonali (50esima), sul solare termico e fotovoltaico (59esima), uso efficiente del suolo (61esima) biossido di azoto nell’aria (60esima), concentrazione di sostanze solide o liquide sospese in aria (40esima), consumi idrici domestici (47esima), capacità di depurazione (55esima), offerta del trasporto pubblico (65esima), numero di macchine per 100 abitanti (42esima), incidenti stradali (40esima) e produzione di rifiuti urbani pro capite (42esima).

A dare un barlume di speranza sono, invece, i fattori relativi al numero di giorni di superamento della media mobile di ozono sulle 8 ore di 120 ug/mc (14esima in classifica) e quelli sul numero di utenti del traporto pubblico in relazione al numero di abitanti (34esima).

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