MESSINA. Si è spento stanotte, all’età di settantaquattro anni, probabilmente a causa di un infarto, Pompeo Oliva. Sovrintendente del teatro Vittorio Emanuele di Messina, del quale poi è stato anche presidente, dal 1997 al 2004, è stato pure direttore artistico di Taormina Arte per Musica e Teatro. Negli anni ’80, fu fondatore di Officina 1892, uno dei più importanti circoli culturali dell’epoca in città.

Socilalista, vicepresidente della ex Sicilcassa (ruolo per il quale ebbe guai giudiziari col fallimento della banca), Pompeo Oliva è stato uno dei maggiori agitatori culturali messinesi degli ultimi quarant’anni. Celebre, a questo proposito, la denunzia contro l’allora direttore della Gazzetta del Sud, Nino Calarco, insieme a Barnaba Mai, per un “fondo” scritto in occasione della morte di Pierpaolo Pasolini.

 Nato a Messina, è stato sempre particolarmente legato al mondo del teatro e dello spettacolo in generale. Negli anni Settanta, Oliva fu anche presidente dell’Associazione Teatro Struttura, che ebbe il merito di aver contribuito a far conoscere il teatro contemporaneo europeo. Successivamente, per oltre un decennio Pompeo Oliva, figurò tra i componenti della Consulta degli esperti del Comitato Taormina Arte. Per l’Università  di Messina, è stato docente di Organizzazione dello spettacolo teatrale.

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