MESSINA.  “Siamo riusciti ad attrarre studenti internazionali come mai prima d’ora”, annuncia il rettore dell’università di Messina, Pietro Navarra. Due classi interamente in lingua inglese attive già da quasi tre anni: international management e engineering and computer science.

“Meglio di quanto mi aspettassi”, racconta Zona che dal Kosovo è venuta a Messina per studiare. È immersa in un’aula multirazziale e multiculturale: è la classe di International management del professore Gustavo Barresi.  “Quando sono arrivata mi sono persa e nonostante nessuno per strada parlasse inglese mi hanno aiutata tutti  ad arrivare a destinazione. Qui le persone sono molto ospitali”, racconta invece, Thai, studentessa messinese in arrivo addirittura dal Vietnam. E continua: “Viviamo all’annunziata e dal nostro balcone vediamo lo Stretto: è bellissimo”.

Dal Vietnam, dal Kosovo, ma anche da Egitto, Ghana, Argentina, India, Afghanistan, Brasile, Bielorussia, Algeria, Gambia, Israele, Indonesia, Giordania, Russia, Giamaica, Palestina, Kirghizistan, Honduras, Siria, Ucraina, Rwanda, Etiopia, Nigeria, Togo, Tunisia e Uzbekistan.
Con soddisfazione degli studenti italiani: “È un’importante opportunità per me potermi formare in  un contesto così internazionale”, ha detto Valeria.
“L’Università è una fonte di grande ricchezza per il territorio,  abbiamo lavorato per offrire qualità e aumentare l’attrattiva, di questo passo arriveremo al 10 per cento di iscrizioni da parte di stranieri, mentre la media nazionale è del 3 per cento”, ha concluso Navarra.
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