MESSINA. Cinquantaquattro incidenti concentrati in solo tre km di autostrada, e solo nel 2016: l’autostrada A20 Messina-Palermo, nel settore compreso tra il km 6 ed il km 9, approssimativamente dal settore tra gli svincoli di Gazzi e Messina Centro, fino a poco dopo il Boccetta, è la quinta tratta più pericolosa d’Italia. Lo certifica l’Aci, l’Automobile club italiano, che nella annuale classifica degli incidenti stradali inserisce quei tremila metri nella poco lusinghiera graduatoria delle strade con maggiore densità di incidenti. Messina è sopravanzata solo da Milano (tre tratte) e Bologna, con una media di 18,8 incidenti per km.
Il più micidiale è il primo dei tre km, quello compreso tra i km 6 e 7, pressappoco subito dopo lo svincolo di Gazzi, con ben 25 incidenti nel corso dell’anno, che diventano rispettivamente 12 e 17 negli altri due tratti di complessivi duemila metri. La buona notizia è che nessuno dei 54 incidenti è stato mortale. La cattiva è che i coinvolti che sono rimasti feriti sono 78.
In genere, le statistiche fornite dall’Aci dimostrano che più o meno tutta la tangenziale messinese è un posto alquanto pericoloso: i primi dieci km, quindi approssimativamente da Tremestieri al Boccetta, sono stati teatro, nel 2016, di 91 incidenti. Un numero percentualmente enorme, visto che per tutti i 183 km dell’A20, gli incidenti sono in tutto 174, meno di uno al km, quando invece in 10 km ce ne sono praticamente nove ogni mille metri. Tra l’altro, il 2016 è stato un anno decisamente movimentato, dato che, nella stessa tratta, si erano verificati “solo” 66 incidenti sia nel 2014 che nel 2015.
Ad un tasso così alto di incidenti, poi, è conseguente un numero di ferito altrettanto alto: 129 feriti in un anno, in soli 10 km di tangenziale. Poi, superato lo svincolo di Boccetta, evidentemente la follia stradale diminuisce. E gli incidenti calano fino quasi a scomparire.