MESSINA. La reintegra al proprio posto di lavoro dell’autista Cafeo Placido. È quanto ha ordinato il giudice Roberta Rando questa mattina, emettendo una sentenza che mette la parola fine al procedimento avviato dall’Atm ad opera del lavoratore, difeso in tribunale dall’avvocato Maria Ventura. L’azienda, che aveva anche promosso un’opposizione alla reintegra già setenziata mesi fa dal tribunale (rigettata proprio questa mattina), è stata condannata al pagamento di quasi cinquemila euro di spese processuali.

A settembre 2021 l’autista aveva comunicato all’azienda di non voler accedere al pensionamento anticipato, rimanendo in servizio fino al raggiungimento dei sessant’anni più sei mesi, così come previsto dalla L. n. 54/82 e L. 407/92. L’azienda, però, «prendendo atto che il lavoratore possedeva tutti i requisiti previsti dalla normativa per accedere al particolare pensionamento di vecchiaia – si legge nel dispositivo – comunicava la cessazione del rapporto lavorativo a far data dal 31 ottobre 2022», licenziamento considerato dal lavoratore «nullo, illegittimo e/o inesistente», e che pertanto lo ha portato all’impugnazione della decisione di Atm.

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