MESSINA. Don Minico, Ponte Gallo, Tono. Sono i tre angoli che delimitano i confini della nuova Municipalità della città dello Stretto, la Settima, la cui nascita porta la data del 19 dicembre, quando la Giunta Basile ha firmato la delibera che da il via a tutte le azioni per mettere in funzione un nuovo “braccio amministrativo” (come ha definito le Municipalità l’assessore al decentramento Nino Carreri) di Palazzo Zanca. Adesso il documento passerà per le mani dei consiglieri di Quartiere per il parere obbligatorio ma non vincolante, e poi in Consiglio Comunale per essere votato come delibera di Consiglio Comunale.
Si tratta dei confini degli ex XII e XIII Quartiere, con un unico dubbio chiarito dalle cartine allegate al documento: una delle line di confine è quella di Portella Castanea. La Settima Municipalità, infatti, termina a Monte Ciccia, non proseguendo verso la città e non comprendendo la strada comunale “San Michele – Portella Castanea” (della V Municipalità, ma includendo la SP 50 che porta alle Quattro Strade (dove ci sono Don Minico e la Forestale, che rientrano nel nuovo territorio). Il confine con il V Quartiere, poi, continua con la SS 113 che porta a Gesso e a Ponte Gallo.
Chiaramente, fa parte della Settima Municipalità tutto il litorale Nord: Ortoliuzzo, Rodia, S. Saba, Spartà, Acqualadroni, e a Tono (compreso) si sale verso via Nicholaus Kleineberg, che marca il confine con la VI Municipalità e che appartiene a quest’ultima fino a Campo Italia (facente parte sempre della VI Municipalità). Ancora, via per la SP 44 (sempre linea di confine, ma con la V Circoscrizione, e rientrante nel territorio della VII Circoscrizione) fino all’intersezione con la SP 50 (incrocio chiamato dai residenti della zona “Venticinque”). Percorrendo la SP 50 verso Messina si arriva a Portella Castanea, e il territorio della VII Municipalità è marcato, con quello che c’è dentro: Massa S. Nicolò, Massa S. Lucia, Massa San Giovanni, Massa S. Giorgio, Castanea e Salice.