MESSINA. Da una relazione tecnica del Comune di Messina si evince che i fondi della democrazia partecipata saranno utilizzati per la messa in sicurezza della scalinata e del piazzale della Chiesa di Mili San Marco, e non per quella di Santa Maria di Mili com’era stato votato dalla maggioranza dei cittadini. È il problema sollevato dal consigliere comunale del Pd Alessandro Russo, che pertanto ha inviato un’interrogazione all’Amministrazione comunale chiedendo «e non ritenga di verificare e correggere», dopo anche una denuncia da parte del Coordinamento associativo per la tutela della chiesa normanna di Mili.

«207 cittadini hanno votato lo scorso anno per destinare i fondi della Democrazia partecipata del Comune di Messina a questo progetto, arrivato secondo – si legge nel post del coordinamento – Lodevolmente la Giunta municipale, con deliberazione n. 641 del 24/11/2021, decide di destinare i fondi non solo al progetto primo classificato (campetto di Cumia) ma anche al secondo, il nostro. C’è però un problema: la relazione tecnica fa erroneamente riferimento ad una chiesa di “S. Maria di Mili S. Marco” che non esiste e descrive interventi su una scalinata ed un piazzale che non sono quelli di S. Maria di Mili ma piuttosto quelli della piazza di Mili S. Marco. Che dire? Un po’ troppa confusione… Ci auguriamo che il Comune di Messina rispetti il volere dei cittadini e rimetta le cose a posto. Valorizziamo la chiesa normanna più antica di Sicilia!»

«A seguito di una consultazione popolare appositamente convocata, durante la quale i cittadini hanno potuto esprimersi sulle opere da sottoporre a riqualificazione, i due beni pubblici da avviare a recupero grazie ai fondi del 2% di trasferimenti per la democrazia partecipata sono stati individuati nel rifacimento del campetto di calcio a Cumia Superiore e nella messa in sicurezza della scalinata e del piazzale della Chiesa normanna di Santa Maria di Mili – si legge nell’interrogazione – In questi giorni sono stati avviati i lavori di rifacimento del campetto di calcio a Cumia Superiore, giusta Relazione tecnica e relativo computo metrico approvato in data 21/12/2021 dal Dipartimento Servizi Tecnici. Nella relazione tecnica, piuttosto che individuare il secondo intervento di riqualificazione nella messa in sicurezza della scalinata e del piazzale della Chiesa Santa Maria di Mili, come da esito della selezione pubblica e da deliberazione di Giunta n. 641 del 24/11/2021, si individua invece una “messa in sicurezza scalinata e piazzale Chiesa Santa Maria di Mili San Marco”».

«Le due chiese non sono le stesse, poiché quella oggetto dei lavori della Delibera n. 641/2021 è la antica chiesa normanna di Santa Maria di Mili mentre la relazione tecnica dei lavori individua gli interventi presso un’altra chiesa, che viene definita “Santa Maria di Mili San Marco”, che tuttavia non solo non esiste ma si trova comunque in altra località rispetto a quella di Mili, che è effettivamente oggetto dei lavori di riqualificazione – conclude Russo – Si ritiene opportuno e urgente che i lavori finanziati con le somme del 2% della democrazia partecipata siano destinati correttamente alle opere che la consultazione popolare ha decretato negli scorsi mesi e pertanto operare ogni atto utile e necessario per evitare che siano commessi errori dall’Amministrazione».

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