MESSINA. Non si può disturbare la quiete pubblica. Non si possono accendere fuochi. Non si possono sostare barche. Non si può pernottare. Sono alcuni dei divieti previsti dall’ordinanza sindacale valida per la stagione balneare 2024 lungo la costa messinese, da Ponte Gallo a Giampilieri, e che, fra le altre cose, stabilisce che le spiagge, dalle 9 alle 19, sono destinate “esclusivamente alla balneazione” (al di fuori delle aree attrezzate e delle aree in concessione, è vietato anche condurre animali in questa fascia oraria).
Con questa ordinanza, il sindaco Federico Basile mette dei paletti ai possessori di barche, ai cittadini che usufruiscono della spiaggia e programma quella che sarà la pulizia ordinaria della costa. Quest’ultima, in particolare, verrà effettuata dalla Messina Servizi Bene Comune la mattina presto, tra le 5 e le 9. La società partecipata, inoltre, collocherà appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti, contrassegnati da una bandierina, che indica la postazione. Tra i divieti dell’ordinanza, infatti, c’è anche quello di “gettare in mare o lasciare nelle cabine o sugli arenili rifiuti di qualsiasi genere al di fuori degli appositi contenitori”.
Più nel dettaglio, l’ordinanza vieta di “lasciare incustoditi dalle ore 21 alle ore 9 del giorno successivo, sulle spiagge libere, ombrelloni, sedie a sdraio, tende e altre attrezzature”, nonché di “occupare con ombrelloni, sdraio, sedie, sgabelli, teli ed altre attrezzature balneari e non, nonché mezzi nautici, la fascia di m 1,5 dalla battigia, destinata esclusivamente al libero transito ed alla sicurezza della balneazione con divieto di permanenza esclusi i mezzi nautici di soccorso”. E non si potranno installare “gazebo, anche se aperti, o strutture simili in sostituzione degli ombrelloni”. In parole povere: no, non ci si potrà conservare o preservare il posto in spiaggia.
Come ogni anno, inoltre, c’è il divieto di accendere fuochi (che viene ricordato per lo più a Ferragosto), e quindi anche di campeggiare e pernottare in spiaggia. Non si potranno praticare sport o giochi “se può derivarne danno o molestia alle persone, turbativa alla pubblica quiete nonché nocumento all’igiene dei luoghi”, si legge nell’ordinanza, che sottolinea come “salvo specifica autorizzazione è comunque vietata la pratica del kite-surf”. Ed è anche vietato “distendere o tinteggiare reti”.
Ancora, bisognerà tenere il volume degli speaker ad un livello tale da non disturbare la quiete pubblica e non si potranno “consumare bevande, alcoliche e non alcoliche, in contenitori di vetro sulle aree demaniali”, comprese spiagge e arenili.
È vietato “transitare e/o sostare con qualsiasi tipo di veicolo, motociclo e ciclomotore, compreso aeromobili, ad eccezione di quelli destinati alla pulizia delle spiagge, al soccorso, e dei mezzi motorizzati utilizzati da portatori di handicap atti a consentire autonomia nei loro spostamenti” e non si potranno “introdurre ed usare bombole di gas o altre sostanze infiammabili senza l’autorizzazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco”. Inoltre, l’ordinanza nega la possibilità di “esercitare attività ed organizzare manifestazioni senza le autorizzazioni previste”.
Restrizioni anche (anzi, soprattutto) per chi possiede natanti. Sulle aree demaniali marittime del Comune, infatti, è vietato “alare e varare unita da diporto di qualsiasi genere ad eccezione di quelle trainate a braccia. Per tali mezzi potranno essere utilizzati, per il tempo strettamente necessario al transito: le spiagge libere, i prolungamenti delle vie di accesso al mare non interrotte da giardini, marciapiedi, passeggiata a mare, aiuole e qualsiasi altra opera di urbanizzazione ovvero altri tratti di arenile eventualmente messi a disposizione dai concessionari. Per le unita a motore, a vela (comprese le tavole), a vela con motore ausiliario l’alaggio ed il varo potranno avvenire utilizzando esclusivamente gli specifici corridoi di lancio“. Ancora, non si potranno “lasciare unità in sosta sulle aree demaniali marittime. Fanno eccezione le unità da diporto depositate in aree demaniali munite di concessione e specificamente attrezzate, destinate al Ricovero Natanti (RN), e quelle destinate alle operazioni di assistenza e salvataggio e di vigilanza”.
Infine, l’ordinanza disciplina le aree in concessione per stabilimenti balneari e spiagge attrezzate. Infatti, il documento evidenzia come “deve essere curato il decoro, l‘estetica, l’igiene, la funzionalità e la sicurezza”, così come stabilito norme vigenti, e i titolari dovranno “curare la perfetta manutenzione e pulizia delle aree in concessione e dello specchio acqueo antistante“. Il concessionario è anche “tenuto a garantire per tutto l’anno la pulizia degli spazi utilizzati e di quelli limitrofi non oggetto di altre concessioni, per una lunghezza pari al fronte mare demaniale marittimo ricevuto in concessione, da entrambi i lati e per tutta la profondità della fascia demaniale interessata. In caso di area interposta fra due concessionari, gravati entrambi dall’obbligo della pulizia, ciascun concessionario garantisce la pulizia dell’area adiacente alla propria concessione per una quota-parte che rappresenta il 50% del totale dell’area interposta”. Il documento stabilisce anche che “gli accessi alla spiaggia oggetto di concessione, i servizi e le altre attrezzature dedicate devono essere conformi alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche“.