Dopo la sconfitta immeritata contro la Juve Stabia, torna al “Franco Scoglio” un Messina al gran completo alla ricerca di una vittoria che sul terreno di casa manca dallo scorso 19 settembre. Tra i peloritani rientrano nel 3-5-2 titolare Celic e Gonçalves per Fantoni e Sarzi Puttini; ancora panchina per Baldé, tra gli elementi migliori di inizio stagione. 

Di fronte il Campobasso, diretta concorrente per la salvezza finale e tra le sorprese di questa stagione grazie alle tre vittorie maturate lontano dal Molise sui campi di Monterosi, Monopoli e Torre Annunziata. Entrambe le formazioni sono neo promosse in Lega Pro, ma a differenza dei giallorossi Cudini ha potuto contare su un organico largamente riconfermato.  

PRIMO TEMPO

MESSINA. Partita dai ritmi molto compassati, complice un terreno di gioco reduce dalla settimana di maltempo che ha afflitto la Sicilia orientale. Il primo brivido sulla schiena dei calciatori ospiti arriva con Simonetti, che aggancia e viene steso da un tocco di Menna a centro area, ma per l’arbitro si può proseguire (19′). I padroni di casa cercano in qualche modo di costruire un gioco che dall’avvento di Capuano sulla panchina giallorossa non si è ancora visto, gli ospiti ripartono invece in contropiede cercando di sfruttare ogni minima disattenzione. Ma le azioni latitano e il match resta a dir poco soporifero. Le pessime condizioni del terreno di gioco fanno il resto, con Cudini e Capuano costretti a sostituire Menna e Vukusic proprio a causa di infortuni muscolari. Nel momento di down totale nel gioco, il fulmine da parte del Messina: Fofana trova uno spiraglio per servire a centro area Adorante, che salta Dalmazzi e calcia debolmente verso la porta ospite, Raccichini si lascia sfuggire il pallone dalle mani e regala il vantaggio ai peloritani (35′). Dieci minuti e il raddoppio arriva ancora dall’out destro: Morelli la mette dentro bassa, Adorante svirgola ma Gonçalves di potenza non sbaglia (45′). Padroni di casa in grado di capitalizzare al massimo le uniche due proiezioni offensive create.

SECONDO TEMPO

La ripresa comincia per come era terminato il primo tempo, con i peloritani in proiezione offensiva e Campobasso a difendere nella propria metà campo. A sporcarsi i guanti è infatti ancora Raccichini, costretto all’intervento sulla punizione di Gonçalves (56′). Cudini prova a cambiare e dare una strigliata ai suoi mettendosi a tre lì davanti e il Messina si salva sulle occasioni ravvicinate del neo entrato Parigi e di Dalmazzi: nella prima occasione il pallone viene respinto; nella seconda termina di poco alto sopra la traversa da ottima posizione (60′). Gli ospiti continuano a tentare di riaprire il match: Liguori mette dentro di sinistro ma Rossetti, tutto solo di testa, spreca a pochi passi dalla porta difesa da Lewandowski (68′). Il copione del primo tempo inverte i ruoli tra le due formazioni, con i padroni di casa pronti a farsi vedere in contropiede e il Campobasso pericoloso in ogni proiezione offensiva. Ospiti ancora in avanti con Emmausso, ma l’estremo peloritano fa buona guardia sul piattone a botta sicura bloccato in due tempi (82′). A tre dal termine è ancora il portiere polacco a far gli straordinari sul tiro potente a pochi metri dalla porta di Liguori, con gli ospiti che per la seconda frazione di tempo giocata avrebbero di certo meritato un passivo meno pesante. In pieno recupero il Campobasso va ancora vicinissimo alla rete con la conclusione dal limite di Emmausso che termina a pochi centimetri dal palo, per l’ultima vera occasione del match.

Il Messina trova la seconda vittoria casalinga in stagione sfruttando al massimo la doppia occasione capitata nel primo tempo e soffrendo nella ripresa il ritorno di un Campobasso ben messo in campo. Tre punti fondamentali per i peloritani, precipitati pericolosamente in classifica per i concomitanti risultati delle altre formazioni impegnate in zona play out. Classifica che adesso si accorcia, con la salvezza diretta distante solo un punto e i playoff distanti cinque lunghezze. Prestazione maiuscola di Damian in mezzo al campo e del solito Lewandowski, bravo a disinnescare le chance ospiti.

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