MESSINA. È stata eseguita al Policlinico di Messina la prima tiroidectomia transorale robotica in Europa,  grazie a un team di chirurghi, anestesisti ed endocrinologi dell’Università di Messina che ha lavorato sotto la guida di chirurghi provenienti dalla Korea University di Seoul, guidati dal professore Hoon Yub Kim, pioniere della chirurgia robotica della tiroide.

Per la prima volta nel Vecchio Continente – si legge nella testata digitale Messina Medica 2.0 – è stato operato un giovane paziente con un piccolo nodulo tiroideo sospetto, utilizzando il robot chirurgico “da Vinci Xi”, attraverso una piccola incisione nascosta nel labbro inferiore, con l’obiettivo di migliorare le future pratiche chirurgiche. Una volta inserito nel corpo, attraverso una piccola incisione nel labbro inferiore, il robot fornisce ai chirurghi un feedback video dall’interno del corpo, ideale per la chirurgia del collo e della tiroide in particolare.

«Si tratta – spiega il direttore della Divisione di Chirurgia Endocrina e Mininvasiva del Policlinico Gianlorenzo Dionigi– di un progetto importante, internazionale che ha visto la collaborazione tra Unime e la Korea University. L’intervento si è reso possibile grazie all’integrazione di figure professionali di altissimo livello del nostro ospedale, quali gli endocrinologi diretti dal prof. Salvatore Cannavò, gli anestesisti con il prof. Epifanio Mondello, il direttore del Dipartimento Chirurgico prof. Giuseppe Navarra e tutto il personale infermieristico del Blocco operatorio dell’A.O.U.».

«La chirurgia robotica – aggiunge  Navarra – consente ai medici di eseguire vari tipi di procedure complesse con maggiore precisione, flessibilità e controllo. Il sistema robotico usato presenta braccia meccaniche dotate di una camera e di strumenti chirurgici. Il chirurgo controlla le braccia mentre è seduto davanti ad una console dotata di monitor, vicino al tavolo operatorio. Usando la chirurgia robotica, i chirurghi riescono ad eseguire procedure delicate e complesse che, invece, potrebbero essere difficili con altri metodi. La chirurgia robotica presenta una minore perdita di sangue e una minore percezione del dolore».

Il robot chirurgico “da Vinci Xi” è in funzione presso il Policlinico di Messina da circa un anno. È  già stato impiegato in interventi robotici innovativi, nell’ambito della chirurgia generale ed oncologica ed interventi urologici.

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