MESSINA. Ventiquattro scuole della città hanno avuto accesso ai fondi regionali per il finanziamento della verifica di agibilità sismica. Si tratta di una somma di 358.699€ del piano PO FERS 2014-2020,  che dovrà essere impegnata, in ripartizione diversa in base alle esigenze plesso, nel più breve tempo possibile attraverso una gara d’appalto, pena la perdita del finanziamento stanziato.

Le scuole interessate al finanziamento sono di diverso ordine e grado (elementari e medie) ma tutte di competenza di Palazzo Zanca. I plessi interessati sono: Verona Trento, Cesare Battisti,Luigi Boer, Nino Ferraù, La Pira 1, Pirandello, Galati Marina, S.Margherita A.Saitta, Sant’Agata, Mili Moleti Marina, Giampilieri sup.pl.vecchio, Ganzirri (ex dir.didattica), Santa Lucia bassa plesso vecchio, Ex Macello Tremestieri, Pistunina Nicola Giordano, Tremestieri 1, Camaro Superiore, Ex Macello S.Margherita, Letterio Donato Pace, Ponteschiavo Alfio Ragazzi, Bisconte, SS. Annunziata, Gaetano Martino, Santa Lucia sopra Contesse.

Sulla verifica sismica il sindaco Cateno De Luca si è battuto nel corso dell’estate scorsa quando, imponendosi nei confronti della Regione Siciliana, chiuse tutte le scuole prive dei certificati di agibilità sismica e antincendio, con il conseguente slittamento della data di inizio delle lezioni. Già il presidente dell’ordine degli ingegneri, Francesco Triolo, si era detto scettico rispetto alla redazione delle schede Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) che, aveva spiegato, «non avrebbero risolto la problematica di determinare la vulnerabilità sismica degli istituti» ma la cui utilità era richiesta solo post terremoto. E anche il gruppo politico Cambiamo Messina dal basso aveva attaccato l’Amministrazione pensando che la richiesta del primo cittadino si sarebbe risolta in una “bolla di sapone”.

La situazione che è stata prospettata quest’estate era, però, risultata disastrosa per i 108 edifici di competenza del comune privi dei requisiti minimi di sicurezza. Secondo la relazione del dirigente Francesco Ajello al sindaco, ai plessi mancavano infatti i criteri base di agibilità e di vulnerabilità sismica. Appena due plessi di questi erano risultati a norma. La riapertura è stata garantita grazie al decreto ministeriale Mille proroghe che ha spostato al 31 dicembre 2019 il termine per l’adeguamento degli edifici scolastici secondo le norme antincendio e antisismiche vigenti

Nel dettaglio la somma sarà così ripartita:

 

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