MESSINA. Sono stati i pidoni (o pitoni), la pasta ncaciata, la pasta con le sarde e le braciole (di mare e di terra) i grandi protagonisti della puntata di Masterchef ambientata a Messina, location della tradizionale sfida “esterna” trasmessa questa sera su Sky. I concorrenti, divisi in due brigate, quella rossa e quella blu, si sono sfidati a Piazza Duomo, in una giornata nuvolosa di metà maggio: a giudicarli 40 nuotatori, in città per celebrare il 70° anniversario della prima attraversata a nuoto dello Stretto. A capo della giuria il ‘recordman” Giovanni Arena.

Vari i luoghi cittadini sotto ai riflettori: Cristo Re, Piazza Duomo e Torre Faro (dove lo chef Antonino Cannavacciolo era stato immortalato a tu per tu con uno spiedino di braciole).

 

 

Messina, nel corso del programma, viene definita una città ricca di tradizione culinarie, fra le più antiche della Sicilia, con influenze greche. Grande protagonista anche il mare, con vari riferimenti ai miti dello Stretto, fra cui Scilla e Cariddi, e le sempre suggestive immagini della traversata a nuoto. “Per i Messinesi il sapore è importantissimo”, ha commentato Bruno Barbieri.

Due i menu in gara, con due diverse versioni delle braciole e dei pitoni. A vincere è la squadra rossa, con i piatti di mare.

Le immagini:

 

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