PALERMO. Via libera dall’Ars alla legge che impone ai deputati una dichiarazione sull’eventuale appartenenza alla massoneria. Inizialmente pensata soltanto per i parlamentari regionali, la norma, presentata da Claudio Fava, presidente della Commissione Antimafia, è stata estesa grazie a un emendamento del M5S anche al presidente della Regione, agli assessori regionali, ai sindaci, ai consiglieri, agli assessori comunali e ai consiglieri di circoscrizione.

Le comunicazioni, da parte dei rappresentanti delle istituzioni, dovranno essere formulate entro 45 giorni dal loro insediamento.  Favorevoli alla legge i 5 stelle e parte del Pd. In tutto i voti favorevoli sono stati 39. Soddisfatto Claudio Fava: “Non si tratta di un ddl punitivo contro chi decide di iscriversi alla massoneria, ma soltanto una proposta di trasparenza”. “A prescindere da questo ddl, consegneremo a breve le nostre venti autocertificazioni sulla non iscrizione dei deputati del gruppo 5 stelle alla massoneria”, è invece il commento di Valentina Zafarana. Questa mattina i pentastellati avevano indetto una conferenza in merito.

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