PALERMO. Cosa nostra, dopo anni, aveva ricostruito la storica “Cupola”. È quanto emerge da una indagine della dda di Palermo, che ha disposto il fermo di 46 persone, tra cui il nuovo capo dell’organizzazione criminale, l’ottantenne Settimino Mineo,  gioielliere con un negozio in corso Tukory, che dopo la morte del boss Totò Riina sarebbe stato designato al vertice della commissione provinciale che da anni ormai aveva smesso di riunirsi, segno che i clan avevano scelto di tornare alla struttura unitaria di un tempo. Già condannato a 5 anni al maxi processo istruito da Giovanni Falcone, Mineo fu riarrestato 12 anni fa per poi tornare in libertà dopo una condanna a 11 anni. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del comando provinciale. Le accuse per gli indagati sono di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa.

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