La Corte di Cassazione ha confermato quasi del tutto la sentenza del processo d’appello dell’operazione antimafia “Gotha – Pozzo 2” la prima delle inchieste che hanno inferto duri colpi alla famiglia mafiosa barcellonese. Diventano definitivi i quattro ergastoli inflitti per il cimitero di mafia dove furono rinvenuti i cadaveri delle vittime della lupara bianca , scoperto grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Diventano definitivi gli ergastoli inflitti a Salvatore Calcò Labruzzo, Enrico Fumia Carmelo Giambò e Aldo Nicola Munafò. La Corte di Cassazione ha poi annullato con rinvio alla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, la sentenza nei confronti di Nicola Cannone che era stato condannato a 12 anni. Condanna confermata per i collaboratori di giustizia Santo Gullo condannato a  17 anni e 6 mesi e Carmelo Bisognano a 13 anni. Conferma della sentenza per Tindaro Calabrese condannato a 10 anni e 10 mesi, Mariano Foti ad 8 anni e 6 mesi, Zamir Dajkaj 11 anni, Giuseppe Isgrò, 12 anni, Angelo Porcino 11 anni. Infine confermata l’assoluzione per  Salvatore Puglisi.

La Corte di Cassazione ha anche disposto il risarcimento delle spese sostenute dalle parti civili ed in particolare i Comuni di Mazzarrà S.Andrea, Barcellona Pozzo di Gotto e Montalbano Elicona. Risarcimento spese anche per Aias e per gli eredi di Salvatore Munafò, Triscari Barberi e Perdichizzi.

Il blitz dei Ros, dai carabinieri del Reparto operativo e dalla Dia- coordinato dai sostituti procuratori della Dda Angelo Cavallo, Vito Di Giorgio, Giuseppe Verzera e Fabio D’Anna – scattò il 24 giugno 2011 con numerosi arresti.   L’operazione “Gotha – Pozzo 2” è stata definita dalla portata “storica” perché, grazie anche al contributo di personaggi di spicco dei clan diventati collaboratori di   giustizia, fu possibile tracciare l’organigramma del gruppo mafioso dei barcellonesi e scoprire casi di estorsioni a ditte ed imprese.  Nell’inchiesta anche cinque casi di lupara bianca degli anni Novanta: l’omicidio di Antonino Ballarino ucciso nel marzo 1993 a Mazzarrà S. Andrea, l’omicidio di Natalino Perdichizzi avvenuto a Mazzarrà S. Andrea nel luglio 1997, l’omicidio di Sebastiano Lupica  avvenuto a Tripi nel maggio del 1994, di Carmelo Triscari Barberi avvenuto a Basicò il 4 gennaio 1996, l’omicidio di Salvatore Munafò ucciso a Basicò il 4 giugno 1997.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments