LIPARI – È polemica dopo la morte per infarto di una 85enne di Lipari, trasportata dal pronto soccorso dell’isola, dove non c’era il cardiologo, prima a Patti e poi a Messina.

Sabato notte la donna aveva accusato un dolore al petto ed era stata portata dai familiari al pronto soccorso. Poco dopo la paziente è stata trasportata all’ospedale di Patti, da dove è stata trasferita ancora al centro di cardiochirurgia del Papardo di Messina. Ma per la donna non c’è stato niente da fare.

““Da tempo avevamo detto e segnalato che non può mancare una figura come il cardiologo in un pronto soccorso”, sottolinea Giuseppe Giannetto, primario di Chirurgia generale dell’ospedale di Milazzo e responsabile del sindacato Cimo  per la provincia di Messina.

“Forse la donna non si sarebbe salvata lo stesso – continua Giannetto – ma di certo la circostanza di essere soccorsa solo da personale di Rianimazione, senza la presenza di un cardiologo è inaccettabile”.

“Al pronto soccorso di Lipari sono dotati del Life Pac – ribatte però Sirna – ovvero uno strumento che permette di trasmettere in tempo reale gli esami al cuore in altre sedi. La diagnosi è stata dunque fatta da un cardiologo di un altro dei nostri presidi (7 in tutto, nda). Perché il passaggio a Patti? Perché al Papardo in unità coronarica non c’erano posti disponibili mentre a Patti sì”.

E il cardiologo, sottolinea Sirna, c’è: “Una dottoressa dal lunedi al venerdì, non è abbastanza ma abbiamo cercato altri medici per poter coprire l’intero arco della giornata e della settimana ma appena capiscono di dover trasferirsi a Lipari si rifiutano. Per l’estate faremo come l’anno scorso: una disposizione per trasferire un cardiologo per il periodo estivo a Lipari”

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