MESSINA. Dopo i disguidi che avevano portato la città dello Stretto ad essere esclusa da “Le vie dei tesori”, per poi essere reintegrata, adesso il Comune di Messina ha stilato un protocollo d’intesa della durata di due anni con la fondazione organizzatrice dell’evento, in quanto «il Comune di Messina, nell’ottica di orientare le proprie scelte per la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e artistico, vuole adottare modelli innovativi che rappresentino momenti di crescita sociale, culturale, turistica ed economica perla collettività», si legge nella delibera di giunta con cui la città di Messina rientra nel circuito artistico culturale regionale.

La vicenda ha avuto inizio a maggio, quando è stato presentato il programma della quindicesima edizione della manifestazione, in cui non era previsto alcun evento nella città di Messina o in tutta la provincia messinese. Il motivo? Da un lato gli organizzatori, che dichiaravano di non aver ricevuto risposta dal Comune, dall’altro l’assessore Enzo Caruso che rispondeva di non aver risposto «perché non abbiamo ricevuto nulla» (qui l’articolo per l’approfondimento).

Problemi di comunicazione a cui, alla fine, si è trovato rimedio con l’annuncio di un protocollo d’intesa ad inizio giugno da parte dell’assessore Caruso, che ha manifestato l’interesse del Comune a concedere il patrocinio morale e di aderire dell’edizione 2021.

Secondo il protocollo d’intesa, «i soggetti si impegnano, sulla base delle loro competenze e fini istituzionali, a mettere a disposizione del progetto propri beni mobili e immobili, nonché risorse umane e strumentali, in linea e nei limiti della disponibilità e della norma vigente». Inoltre, «i progetti in collaborazione verranno definiti, individuati e disciplinati, di volta in volta, con appositi accordi sulla base di proposte progettuali che riporteranno esplicita menzione del presente protocollo d’intesa».

Le date previste degli eventi sono comprese in tre fine settimana del mese di settembre, precisamente nei seguenti giorni: sabato 11, domenica 12, sabato 18, domenica 19, sabato 25 e domenica 26.

In particolare, con l’adesione alla manifestazione, il comune «vuole creare un modello d’intervento culturale che introduca e favorisca una “cultura della progettualità integrata e partecipata”, nella consapevolezza che la valorizzazione del patrimonio culturale e una nuova progettualità territoriale, legata all’innovazione e alla creatività, possono produrre un’offerta culturale di qualità e una crescita economico-sociale della città di Messina».

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