MESSINA. “Da un approfondimento delle carte e delle previsioni di sviluppo appare come l’area interessata da Villa Pugliatti e dal relativo fondo agrumario sarebbero interessate non da eventuali progetti di riqualificazione della vicina area ex Sanderson — dalla quale è divisa dal torrente Zafferia e con la quale non ha mai condiviso un percorso industriale — bensì dalla realizzazione della nota ‘piattaforma logistica’ da costruire a retroporto della nuova portualità di Tremestieri in fase di esecuzione. Una piattaforma di cui si fa gran parlare da circa venti anni, ormai e che dovrebbe essere realizzata, con il suo ingente carico di cementificazione, esattamente nelle aree interessate da Villa Pugliatti e dal suo agrumeto”.
A intervenire sulle sorti di Villa Pugliatti (qui il blog di Ivan Tornesi) è il consigliere del Pd Alessandro Russo, che chiama in causa l’amministrazione.
“Starebbe pertanto in ciò la ragione in base alla quale la Giunta comunale si è opposta al meritorio vincolo di protezione artistica ed etnoantropologica che la Regione Siciliana aveva decretato nello scorso mese di settembre. Opporsi al vincolo, infatti, consentirebbe di procedere con il reperimento di finanziamenti per la realizzazione della piastra logistica.
Su questa decisione, tuttavia, si aspetta una nota formale e ufficiale da parte del Sindaco, da me richiesta negli scorsi giorni: spieghino chiaramente, Sindaco e Giunta, perché si stanno opponendo al vincolo di protezione su uno dei pochi beni di grande valore artistico e culturale superstite nella zona Sud di Messina, che da decenni assiste a un vero e proprio ‘sacco’ di edificazioni, a demolizioni di testimonianze del passato, allo snaturamento della propria vocazione e, in definitiva, alla sua mortificazione in termini di vivibilità e di recupero del senso di comunità”.
“Una risposta – scrive Russo – è attesa non soltanto da me, ma dai tanti cittadini che si stanno legittimamente preoccupando perché vedono il rischio dell’ennesima realizzazione edilizia di grandissimo impatto sul territorio nel silenzio sottaciuto delle istituzioni cittadine.
E’ bene ricordare che della piastra logistica esiste una progettualità di massima che però è stata realizzata in un’area che già da prima dell’affidamento si sapeva fosse di interesse storico e tutelato per le sue caratteristiche. Ebbene: perché nel momento in cui si è avviata la progettazione di massima non si è dato come linea guida di studio la tutela dei luoghi meritevoli di tutela, preservando la Villa, con strutture risalenti addirittura al Seicento, e il suo agrumeto? Perché non si è tenuto conto della delicatezza di quei luoghi, chiedendo che la progettazione perimetrale diversamente l’eventuale realizzazione della piastra logistica? Perché, infine, la progettazione non poteva tener conto di utilizzare altri spazi, più a Nord, come nell’area ex Decon, per estendere la piastra logistica, contribuendo a riqualificare quello spazio e preservare invece il fondo e la Villa Pugliatti?”.
“E’ singolare – sostiene – che un’Amministrazione che si dice così attenta alla cura e al rilancio del territorio al momento di dover tutelarlo davvero, il territorio, addirittura si oppone — peraltro senza una chiara e pubblica comunicazione che spieghi le ragioni — all’apposizione di un vincolo di protezione artistico – etnoantropologico!
Ricordiamo come nel 2022, durante la campagna elettorale, Basile e De Luca girarono proprio gli spazi di Villa Pugliatti e del suo agrumeto, opponendosi a gran voce alla realizzazione del deposito di GNL in zona. E rivendicando come quel territorio della zona Sud fosse stato già abbastanza martoriato negli anni da cattiva edilizia e speculazioni varie. Ebbene, a distanza di meno di 3 anni, oggi ci ritroviamo esattamente dove non avremmo voluto in alcun modo trovarci. Ossia, a dover prendere atto di come, sebbene utilizzata in campagna elettorale, la difesa del territorio ma soprattutto delle poche e superstiti bellezze di questa città debbano all’atto pratico soccombere per ragioni oscure ai più. Ebbene: chiederò già nei prossimi giorni con un atto di consiglio comunale di chiedere urgentemente la modifica della progettazione relativa alla realizzazione della piastra logistica per tutelare Villa Pugliatti e il suo fondo e per perimetrare diversamente questo spazio intermodale, utilizzando le tante aree degradate e abbandonate che vi sono intorno. Al tempo stesso, chiederò di revocare in autotutela la delibera di opposizione al vincolo di tutela regionale per assicurare che quel bene non rischi di venire cancellato definitivamente”, conclude.