MESSINA. «Lunedì 24 febbraio 2025 si è svolto un Consiglio Comunale straordinario in merito ai cumuli di terra con arsenico, provenienti dal raddoppio ferroviario della galleria Sciglio, attualmente posti sotto sequestro presso il deposito di Contesse. La preoccupazione è tanta, alimentata da un alone di ambiguità nella gestione del caso. I cittadini di villaggio Unrra recriminano l’esposizione alle polveri della collettività». Così Francesco Carabellò, Segretario PD II Circoscrizione Messina, che chiede «la copertura della parte finale del torrente San Filippo», in quanto rappresenterebbe la possibilità di creare un ulteriore via d’accesso al Villaggio.
«Infatti, nel corso di questi mesi, ogni giorno centinaia di mezzi pesanti sono transitati da villaggio Unrra, anche davanti alla scuola elementare, arrecando oltre che un serio inquinamento acustico spavento giustificato tra i cittadini – prosegue – Durante il Consiglio Comunale Straordinario ha preso parola l’ ingegnere del “lotto nord Messina – Catania”, società cui WeBuild ha affidato la gestione del suddetto raddoppio ferroviario, i quali hanno negato la possibilità che l’arsenico possa disperdersi tramite l’aria e l’acqua. Anzi, secondo quest’ultimi la quantità di arsenico contenuta nelle polveri sarebbe insufficiente per destare preoccupazioni».
«I grandi assenti al pubblico consesso, invece, sono stati sia RFI che Italferr. Queste ultime, infatti, dati alla mano avrebbero potuto sciogliere le effettive riserve sul pericolo all’esposizione da arsenico – continua Carabellò – Mentre gli enti preposti tacciono sul tema, il Sindaco, massima autorità sanitaria locale, pur avendo dichiarato che il Comune conosce da tempo la questione, esita nell’esercizio dei poteri derivategli dall’art 50 sul Testo Unico degli Enti Locali che gli permetterebbe “[…] in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Le medesime ordinanze sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale, in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado […] dell’ambiente […] o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana […]”».
«Oltre l’annosa questione dei rischi legati all’esposizione all’arsenico, si pone anche il tema della viabilità della zona. Si ricordi, infatti, come Villaggio Unrra abbia una sola via d’accesso e d’uscita. Per questo, il Secondo Circolo del PD Messinarilancia una proposta già più volte sostenuta in passato. La copertura della parte finale del torrente San Filippo rappresenterebbe la possibilità di creare non solo un ulteriore via d’accesso al Villaggio ma andrebbe a far defluire l’ingente passaggio di veicoli e camion sulla via Adolfo Celi – conclude – Inoltre, il Circolo propone la sottoscrizione di un’intesa tra il Comune di Messina, l’Università degli studi e il Consiglio Nazionale delle Ricerche al fine di svolgere delle analisi sull’impatto ambientale causato dalla concentrazione di arsenico. In tal modo si potrebbero comparare le risultanze avute dalle precedenti analisi con un’analisi terza in modo da rendere inopinabile quanto dichiarato in sede di Consiglio. Nel mentre, il Circolo continua a sollecitare un intervento tempestivo per la salvaguardia della salute pubblica e del territorio, troppo urbanizzato e fragile per sostenere il traffico di centinai di mezzi pesanti al giorno e i lavori di costruzione del Ponte».