MESSINA. I tempi già sono belli serrati, se poi non si riescono a rispettare tutto diventa molto più complicato. Nonostante oggi sia ufficialmente iniziata la nove giorni di analisi, discussione, votazione e approvazione delle delibere (inizialmente 42, poi ridotte probabilmente a una trentina) che porteranno all’approvazione del piano di riequilibrio, di delibere arrivate in commissione Bilancio per l’inizio dei lavori non ne sono arrivate. Nemmeno una.

Ieri, interpellato sull’argomento durante il consiglio comunale, il sindaco Cateno De Luca aveva assicurato che stamattina al tavolo della presidenza sarebbero arrivate per prime le proposte di delibera relative ai Servizi sociali, che invece non sono arrivate. Ai consiglieri, che hanno aperto la seduta alle 9.30, non è rimasto che chiuderla un’ora dopo, mentre al presidente del consiglio comunale Claudio Cardile arrivava la richiesta, da parte dell’amministrazione, di aggiornare i lavori alle 16. Ieri, la giunta che avrebbe dovuto perfezionare le delibere si è chiusa alle 3 di notte: Cardile ha confermato che le delibere, in questo momento, sono allo studio del segretario generale Rossana Carrubba.

Ovviamente, la circostanza ha suscitato polemiche: i consiglieri del Movimento 5 stelle non hanno perso tempo, e sottolineando il paradosso dei tempi risicatissimi contro le delibere che non arrivano, hanno abbandonato la commissione facendo cadere il numero legale. Molto più violento è stato Gaetano Gennaro del Pd: “Non ce lo deve dire questa amministrazione quando aggiornare i nostri lavori, anche perché sul tavolo, da discutere non c’è ancora nemmeno un documento”.

In sostegno dell’amministrazione sono intervenuti invece Salvatore Serra della Lega e Salvatore Sorbello del Misto, che hanno sposato con parecchia veemenza la tesi dello spostamento della commissione alle 16 così come richiesto dal sindaco.

 

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