Mezza con panna

 

In principio fu la granita. Parola poco usata dal messinese che la fa breve: “Una mezza con panna e brioche, per favore?”.

La metà per eccellenza sullo Stretto è la regina delle granite, tanto trionfa che non serve menzionare il gusto. Quando è omesso, è lei per forza: la granita al caffè. Leggenda narra che in epoca pre cristiana fosse di dimensioni tali da risultare visibile da Marte. La versione originale, ovvero intera, pare, infatti, potesse sfamare l’intero Sud America. Dopo le prime morti per asfissia da pannaecaffé (che li mischiate o li lasciate separati fino alla fine, vanno lo stesso scritti assieme), per ovvi motivi, epatobiliari, si iniziò ad ordinarne la metà. Resti archeologici delle antiche fattezze sono però “assaggiabili” ancora in alcuni esercizi commerciali (al bar Messina, per esempio). Usata sin dalle prime mappature per definire i confini della città: Messina finisce lì dove la panna non ha mai incontrato lo zucchero e il caffè divorzia dal ghiaccio.

 

 

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Giuseppe
Giuseppe
3 Marzo 2017 9:41

Devo segnalare la grave omissione della “menza botta” per definire lo status psicofisico tipico del messinese. Risposta quasi obbligata alla domanda “COMU SEMU?” 🙂