MESSINA. Con appena il 35,1%, la città dello Stretto si piazza all’ultimo posto nella classifica sul tasso di occupazione nei grandi comuni, seguita, a stretto giro di posta, da Napoli, Catania e Palermo. È quanto si evince dal report diffuso dall’ufficio statistica del Comune di Palermo, elaborato su dati Istat. I numeri, che fanno riferimento al periodo compreso fra il 2018 e il 2021, raccontano un’Italia “spaccata” in due, con il sud  che fa da fanalino di coda in ogni tabella (con l’eccezione di Bari). Male soprattutto la Sicilia, con Messina che si aggiudica la maglia nera per numero di occupati, occupazione femminile e tasso di disoccupazione, con valori che peggiorano di anno in anno in quasi tutti i parametri. In base allo studio, in riva allo Stretto il tasso di occupazione fra gli uomini di età compresa fra i 15 e i 64 anni si assesta al 46,5%, quasi il doppio di quello delle donne, fermo al 24,2.

Il raffronto fra i grandi comuni:

Le tabelle:

 

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