ROMA. L’Aifa, agenzia italiana per il farmaco ha disposto il divieto di utilizzo di 519 prodotti antiacido, molti dei quali da banco, usati per contrastare bruciori di stomaco, reflusso e ulcere. Il provvedimento arriva dopo il ritiro di 195 farmaci per possibili impurità cancerogene.

Il provvedimento impone il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di medicinali contenenti il principio attivo ranitidina prodotto presso un’officina farmaceutica indiana. A scopo precauzionale, l’AIFA ha anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche, in attesa che vengano analizzati.

QUI LA LISTA DEI FARMACI RITIRATI DAL MERCATO, E PER I QUALI E’ STATO DISPOSTO IL DIVIETO D’USO.

Il motivo del provvedimento è la presenza, in alcuni di questi lotti, di un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA), classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla base di studi condotti su animali. È presente in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma non ci si attende che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse.

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