MESSINA. Andrà in onda questa sera, in prima serata, su Rai Tre “La Quarto Savona 15”, il secondo capitolo del film “Memories – I ragazzi delle scorte”, del regista messinese Gabriele Ciances. “Memories- I ragazzi delle scorte” è una serie non fiction che racconta gli anniversari cruciali per la storia del nostro Paese, narrati attraverso le vite e le emozioni di testimoni d’eccezione che si intrecciano ai materiali d’archivio foto e video.  Storie che non si fermano alla semplice cronaca del passato ma trascinano il pubblico negli eventi raccontati.

“I ragazzi delle scorte” è stato prodotto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Struttura Missione Anniversari Nazionali ed  Eventi Sportivi Nazionali ed Internazionali e dal Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con 42° Parallelo, scritto da Giorgia Furlan, Alessia Arcolaci, regia di Gabriele Ciances.

La Quarto Savona 15, è l’auto che precede quella di Giovanni Falcone. E quel 23 maggio 1992 sulla A29, in direzione Palermo, è la prima ad essere investita da una carica di cinque quintali di tritolo. La detonazione provoca una esplosione talmente forte da scavare nell’asfalto un’enorme voragine. I tre agenti muoiono sul colpo e quel che resta di loro viene scaraventato nella carreggiata opposta e persino sugli alberi circostanti. “Stranamente non l’ho mai visto come un luogo brutto. Perché quel luogo mi da la sensazione di rivedere Antonio, Vito e Rocco. Io ci passo spessissimo e mi capita persino di sorridere. Perché è come se vedessi Antonio che sta fermo lì e mi guarda. E’ un luogo importante per me.” Nel film la vita di Montinaro viene ripercorsa attraverso le parole della moglie ma anche da quelle del collega e amico Dario Falvo, Ispettore Superiore di Polizia. “Fu proprio lui a chiedere a me ad un mio amico se eravamo ancora disposti a far parte dell’apparato di sicurezza del dottor Falcone. Lavoravo a stretto contatto con Antonio. E quando si fanno lavori ad altissimo rischio si diventa un po’ fratelli. La scorta della Quarto Savona 15 implicava peraltro stare tantissime ore insieme, tutti i giorni, molti giorni della settimana.” 

Sia Dario che Tina reagiscono alla strage decidendo di restare a Palermo. Dario sceglie di continuare il lavoro che gli ha insegnato Antonio. Tina sceglie di non tornare a Napoli, sua città natale, e di restare lì dove con Antonio aveva costruito la sua famiglia.

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments