MESSINA.  È stata una sorpresa, quella che ha colto stamattina i turisti, e anche gli stessi messinesi, davanti ai tre ingressi della galleria Vittorio Emanuele: cancelli sbarrati, lucchetti, e tavolini, dentro, desolantemente vuoti.

Stamattina, dopo la chiusura notturna, nessuno è venuto ad aprire i cancelli. “Abbiamo chiamato la ditta che assicura il servizio di vigilanza, ma non ne sanno nulla, dicono che bisogna rivolgersi al Comune”, ha spiegato un dipendente di Vulkania, la pizzeria che si affaccia su piazza Antonello, e che ha uno spazio per i tavolini (che oggi non ha potuto utilizzare) anche dentro. E dal Comune non arrivano notizie più certe. Federico Alagna, assessore alla Cultura, ha appreso del fatto che la Galleria fosse chiusa subito dopo la presentazione del suo “assessorato collettivo”.

Chi è che apre e chiude lo spazio, quindi? Non è chiaro: alla fine dei lavori di restauro, lo scorso anno, c’è stato un accordo informale tra esercenti, l’impresa di vigilanza e l’assessorato, in base al quale la vigilanza chiude la sera e apre la mattina, ma il dirigente Salvatore De Francesco spiega di non aver firmato alcun documento: “È un accordo gestito direttamente dall’assessorato quando c’era ancora l’ex assessore Daniela Ursino, dal mio ufficio non è passato nulla”, spiega. Un sistema che ha sempre perfettamente funzionato, e che oggi si è inceppato. Il risultato è che gli esercenti che possiedono le chiavi sono in ferie, e chi è ancora aperto invece le chiavi non le ha. E la galleria è rimasta chiusa.

“Capisco la necessità di tutelare il bene e quindi la sorveglianza, ma questo non deve in alcun modo privare la cittadinanza di un bene pubblico – ha spiegato Alagna, dopo aver verificato il pasticcio – Convocheremo al più presto un tavolo per avere contezza di quali siano gli atti alla base dell’attuale gestione e dove necessario modificheremo l’approccio e le condizioni dell’accordo: non è possibile fare uso privato di un bene pubblico“.

La Galleria, che di recente s’è rifatta un “lifting” grazie ai volontari che hanno ripulito la facciata dalle scritte, è una delle mete preferite dai turisti che scelgono di inerpicarsi verso il santuario di Montalto. Oggi, chi passava da piazza Antonello, non è rimasto che ficcare i cellulari tra le maglie dei cancelli, ed accontentarsi di qualche foto presa in maniera poco agevole. 

 

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