MESSINA. “Piena di buche, frane e deviazione: un’autostrada così non può andare bene, il Cas utilizza i soldi dei cittadini”. Sembra la dichiarazione di un’associazione o di un sindacato, invece sono le parole di Graziano Delrio, ministro alle Infrastrutture, che riguardo all’autostrada Messina-Catania si esprime così. Sdegnato.

L’A-18, Delrio l’ha percorsa per arrivare a Messina, due giorni fa, e mentre pronunciava quelle parole, in platea ad ascoltarlo c’era Rosario Faraci, che del consorzio autostrade è stato presidente ed è in procinto di rinomina dopo un lungo stallo. E dopo un fermo di quasi un anno dalla frana è stato finalmente chiarito che è il Cas che dovrà dare esecuzione ai lavori in autostrada. Ad iniziare dalla frana che il 2 ottobre 2015 ha invaso una intera corsia della Messina-Catania all’altezza di Letojanni. E che da allora è ancora lì.

Cos’è successo? E’ successo che si attende ancora l’approvazione delle indagini del Cas sul costone franato, approvazione che deve arrivare dalla Protezione civile, fanno sapere dal Consorzio. Senza mettere in sicurezza il versante, instabile già di suo e indebolito dalla frana, non si potrà procedere allo sgombero del materiale franato, che è stato “terrazzato” per consolidarlo e sul quale cresce addirittura un accenno di vegetazione. Il tutto mentre l’autostrada, in quel punto, si riduce ad una sola corsia. E qualche centinaio di metri prima, la galleria sant’Alessio (la più lunga della tratta) si percorre ad una sola carreggiata ormai da mesi.

I lavori, che spettano al Consorzio autostrade, saranno finanziati dalla Protezione civile che su contabilità speciale smuoverà 4 milioni e 200 mila euro per il consolidamento e sei milioni per la realizzazione di una galleria paramassi. Tutto questo, però, dopo le indagini. E quindi molto dopo il G7 di Taormina di fine maggio, per la riuscita del quale si concentreranno tutti gli sforzi.

Tradotto, vuol dire che sarà data assoluta precedenza ai lavori che interesseranno la tratta da Catania a Taormina. Quelli in direzione Messina, invece, inizieranno il 15 maggio, e riguarderanno il ripristino della funzionalità idraulica nelle gallerie tra Messina e Taormina (600mila euro); la manutenzione del verde nella tratta Messina-Taormina (320mila euro); la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale tra lo svincolo di Taormina e la barriera di Tremestieri (Messina), entrambe le direzioni (193.800 euro) e il ripristino delle barriere incidentate nella tratta compresa tra la barriera di Tremestieri e lo svincolo di Taormina, entrambe le direzioni (192mila euro). I lavori si concluderanno, da calendario, il 15 giugno. Proprio a ridosso della stagione estiva. Se tutto va bene.

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