MESSINA. Puntuale, come ogni anno alla fine di gennaio, ritorna la querelle sull’isola pedonale, che l’amministrazione comunale ha istituito per le feste di Natale, e poi prorogato oltre la scadenza naturale, fino al 31 gennaio. Ad animare il dibattito, sempre parecchio acceso, è stato l’intervento in commissione, stamane, dell’assessore ai Trasporti Gaetano Cacciola. Intenzione dell’amministrazione Accorinti, dato come sempre l’altissimo gradimento dell’iniziativa da parte della popolazione, è quello di prorogare la chiusura di via dei Mille fino a renderla permanente, proponendo all’aula una delibera . Contro la quale hanno alzato gli scudi Pippo Trischitta e Nicola Cucinotta, storici avversari della pedonalizzazione di via dei Mille.
Se Trischitta è uscito dall’aula in segno di protesta, spiegando che in caso di proroga l’amministrazione avrebbe “commesso un reato”, violando la pronuncia del Tar del dicembre 2015, e sostenendo che andrebbe cambiato il piano urbano del traffico prima di procedere a qualsiasi pedonalizzazione, Cucinotta le sue rimostranze le ha affidate ad un comunicato, in cui manifesta “forti perplessità nei riguardi di un atto posto in essere con superficialità” dall’amministrazione, ritenendo la via dei Mille una “strada strategica per la viabilità”.
La guerra, ovviamente, coinvolge anche i commercianti. L’associazione Millevetrine, che storicamente è a favore dell’isola pedonale (e che Cucinotta bolla come “cinque o sei commercianti”) preme per l’istituzione di una vera isola permanente, mentre, riporta Cucinotta, al sindaco Renato Accorinti stamattina sono state recapitate due diffide a prorogare la chiusura della strada, ad opera di “diversi commercianti” (qui il numero non è specificato). Storicamente contrari a via dei Mille come isola pedonale (Trischitta e Cucinotta furono i maggiori fautori dell’opportunità di bocciare in consiglio comunale la delibera di chiusura definitiva, tre anni fa), i due consiglieri rilanciano: Trischitta ha sempre proposto piazza Cairoli e il viale san Martino fino a via santa Cecilia, per Cucinotta, si legge nel comunicato, va resa pedonale l’area da viale san Martino basso a via Vittorio Emanuele.
La guerra, come sempre, è sulle cifre. Chi è favorevole alla pedonalizzazione ne magnifica i benefici commerciali, chi è contrario paventa disastri: nessuna delle due fazioni ha mai riportato un numero, una cifra, una statistica, sulla base della quale poter prendere una decisione ponderata.
Gioverebbe notare, però, l’unico dato incontrovertibile di tutta la questione: e cioè che l’unica area di Messina in cui non solo i negozi non chiudono, ma le botteghe restano sfitte solo per qualche giorno, in caso di cessazione di attività, è il triangolo di via Cardines. Non a caso, l’unica zona di Messina in cui si sia istituita un’isola pedonale da vent’anni a questa parte.