MESSINA. Ci sarà anche l’amministrazione comunale messinese alla manifestazione di domenica 28 manifestazione contro l’inceneritore di San Filippo del Mela, con partenza alle ore 15, da piazza San Papino a Milazzo: a rappresentare il comune di Messina sarà l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua,.

La presenza di un esponente dell’amministrazione ribadisce i concetti evidenziati nella delibera di Giunta comunale approvata il 27 gennaio 2016, con la quale “si impegnava a proseguire la lotta contro l’utilizzo del CSS e contro l’inceneritore di San Filippo del Mela, ponendo in essere tutte le iniziative necessarie per scongiurare la nascita dell’ennesimo ecomostro. In un territorio già fortemente penalizzato, a causa della presenza di insediamenti industriali inquinanti, si propone una soluzione obsoleta che non risolve l’emergenza rifiuti e che anzi alimenta nuove emergenze ambientali. Per questo anche noi da anni – conclude Ialacqua – diciamo No all’incenerimento, No all’inceneritore a San Filippo Del Mela, Si alla strategia Rifiuti Zero, Si alla bonifica della Valle del Mela”.

Su posizioni di fermezza per il no, ,in una recente seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana, si è espresso il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha affermato che l’inceneritore del Mela non può essere realizzato, in quanto vietato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9. “La dichiarazione di Musumeci getta luce anche su un concetto di primaria importanza: allo stato attuale neanche il governo potrebbe imporre la realizzazione dell’inceneritore – spiegano i comitati “No inceneritore” –  Infatti, se il governo concedesse l’autorizzazione ambientale (che noi ovviamente impugneremmo), A2A dovrebbe comunque chiedere la concessione edilizia al competente ufficio del Comune di San Filippo del Mela. E quest’ultimo non la potrebbe rilasciare, a meno di commettere un illecito, proprio perché il progetto di A2A è vietato dal Piano Paesaggistico, che prevale sul PRG comunale”.

“In ogni caso non possiamo dormire sugli allori – continua la nota – anche perché ci sono una trentina di ricorsi pendenti sul Piano Paesaggistico. Per questo è importante manifestare domenica per scongiurare l’autorizzazione ambientale del governo, chiedendo anche a Musumeci – concludono – di intraprendere una battaglia politica su questo punto”.

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