MESSINA. La città dello Stretto è in coda alle classifiche sulla differenziata sull’isola (al pari di tutti e nove i capoluoghi di provincia, rispetto ai quali anzi si posiziona tra i migliori), ma c’è chi si dà da fare per migliorare. Problema è che lo fa in maniera creativa, diciamo.

Da anni, sul viale Giostra, dall’altro lato rispetto al mercato di Sant’Orsola, ogni giorno si piazza un camioncino di un ambulante che, con la merce in bella vista sulla carreggiata, “si fa la giornata” nella postazione, ormai tradizionalmente a lui “riservata”: dall’altro lato c’è qualcuno degli esercenti del mercato che ogni tanto esaurisce lo spazio a propria disposizione, attraversa la strada e getta i suoi, di rifiuti.

Fino a poco tempo fa, c’era un cassonetto, che ogni pomeriggio era pieno fino all’orlo di resti di ortaggi lasciati a marcire al sole, dentro il cassonetto. Da qualche tempo, quel cassonetto non c’è più, spostato un po’ più in alto.

Il risultato è quello che si vede in fotografia: i resti degli ortaggi sono ordinatamente accatastati attorno al palo che segnala l’attraversamento pedonale: invece di marcire al sole nei cassonetti, adesso marciscono al sole per strada, in una catasta di un metro d’altezza. Però sono differenziati dall’altra spazzatura. C’è da apprezzare il gesto.

Il fatto che accanto e poco lontano ci siano aiuole che non hanno visto una scerbatura dalle guerre puniche, non fa che aggiungere ulteriori elementi ad un quadro già bello pittoresco di suo.

 

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