Foto in copertina di Roberto De Domenico

PER IL “TURISTA” MESSINESE, ma anche per quello che viene da fuori, la spiaggia è la cosa più importante: deve potersi fare il bagno subito dopo aver attraversato il vialetto, magari dopo un po’ di relax su una piccola veranda, dove poter mettere un tavolo e quattro sedie per giocare a carte, fumarsi una sigaretta e passare così le calde notti d’estate. E se c’è da pagare qualcosa in più, poco importa: la vacanza è vacanza, e anche l’abitazione deve garantire tutti i comfort e i servizi  richiesti. È con queste intenzioni che turisti e villeggianti chiamano le agenzie immobiliari messinesi per cercare una casa vacanza dove trascorrere una settimana, un mese o l’intera estate: si tratta di cittadini del centro che decidono di “migrare” in zona sud o sulla riviera nord, ma anche di fuorisede che vivono al nord e tornano in Sicilia per soddisfare la voglia di granite, focaccia, arancini e pidoni prima ancora che per rivedere amici e parenti.

La meta più ambita è Torre Faro. Ma in generale tutta la riviera nord, a partire dalla litoranea, è molto richiesta, in particolare per la vicinanza ai locali, alla movida e all’epicentro delle estati messinesi: il Pilone. E  le locazioni, infatti, ne sono la dimostrazione. Si va dai 400 agli 800 euro a settimana lungo la litoranea (da Paradiso a Sant’Agata), che poi si aggirano tra i 1.500 e i 2.200 euro a luglio e dai 2.000 ai 3.000 euro ad agosto, fino ad arrivare ai 4.000 euro al mese per una villa a Torre Faro, tra l’altro «super richiesta», spiegano Giuseppe Pergolizzi (dell’agenzia immobiliare “100case”) e Sergio Squillacioti e Salvo Denaro (di “Tecnocasa”). A Ganzirri, invece, il costo per affittare una casa vacanza oscilla tra i 2.500 e i 2.800 euro al mese. Il costo massimo di una villa a Torre Faro tocca anche i 6.000 euro mensili.

In zona centro-sud l’offerta è maggiore e gli affitti si abbassano di un po’. Le località turistiche principali sono quelle di Mili Marina, Santa Margherita e Giampilieri e per le mensilità di bassa stagione (giugno e settembre) si va dagli 800 e ai 1000 euro. Il picco si raggiunge ad agosto, quando si arriva anche 2.200 euro al mese per una casa. E per quanto riguarda l’estrema periferia nord? «Il mercato – spiegano gli agenti immobiliari di Tecnocasa – termina a Tono per poi riprendere a San Saba. Ma qui la domanda e l’offerta sono più di nicchia: il target di persone è quello di chi raggiunge amici che hanno la casa là o di chi affitta casa in zona da sempre». Si tratta, quindi, di un mercato più trimestrale i cui costi, per una stagione intera, si aggirano intorno ai 3.500 e 4.000 euro, da giugno a settembre, e la tipologia è quella del residence. E la zona collinare? «I prezzi sono diversi e il cliente tiene molto conto di questo – spiega Giuseppe Pergolizzi di “100case” – Non si parla più dell’affitto al classico messinese, ma al turista che viene da fuori: l’europeo che scende e decide di villeggiare una settimana a Castanea o nella zona delle quattro Masse. Il prezzo scende notevolmente, praticamente si dimezza, e questo target di persone non disdegna questo tipo di opzioni».

LE SOLUZIONI PIÙ RICERCATE. La tipologia di casa vacanza più richiesta è la soluzione indipendente, come appartamenti o ville. L’importante, però, è che sia vicino al mare o che abbia a disposizione spazi esterni più o meno ampi. Si tratta di due “must” a cui il vacanziere che decide di villeggiare a Messina non può rinunciare. Non importa nemmeno se la zona sia ben connessa grazie ai trasporti pubblici: non è una richiesta che le agenzie immobiliari ricevono, anche perché spesso il turista, spiegano, è già munito di veicolo personale, oppure, se vengono da fuori, noleggia un’auto. Si richiede, invece, la vicinanza ad un altro tipo di servizi, come ai supermercati o alle farmacie. La scelta della zona e della tipologia di casa vacanza varia a seconda degli interessi del turista.

Se si tratta di giovani intorno ai 30 anni, ad esempio, si cerca la movida: la domanda è di un appartamento vicino ai locali, e quindi la litoranea è la meta più gettonata. Se si tratta di famiglie, invece, le zone di Ganzirri e Torre Faro sono le più richieste, spiegano sempre Sergio Squillacioti e Salvo Denaro. In generale, però, qualsiasi sia la fascia d’età, rispetto a qualche anno fa oggi si ricercano soluzioni che siano comode e che soddisfino le esigenze: si preferisce spendere qualche centinaio di euro in più ma usufruire dei massimi comfort e di strutture nuove, anziché accontentarsi di immobili più vecchi e con arredi più vintage. «La gente che cerca case vacanze è ormai scocciata da case vecchie con mobili vecchi: preferiscono spendere di più ma avere un posto dignitoso. Vogliono qualità e non bastano più una rete e un materasso», spiega Pergolizzi. Per quanto riguarda la soluzione della villa, inoltre, è più richiesta da una o più famiglie che decidono di condividere lo spazio. O magari da un gruppo di giovani amici composto da otto o dieci persone il cui obiettivo è quello di “spassarsela” per un paio di giorni. Neanche la piscina è fra le richieste più frequenti: c’è qualche villa nelle zone di Ganzirri o Casa Bianca (lato monte), e vengono affittate, ma chi viene in Sicilia cerca il mare e non ha bisogno dell’acqua clorata, spiegano i due agenti di “Tecnocasa”. «È un mercato molto selettivo – aggiunge il collega di “100case” – Si tratta di soluzioni con 8 o 10 posti letto a cui sono interessati ragazzi o due o più famiglie, e si parte da 600 euro al giorno». Curiosa è, invece, la differenza con il turista che viene da fuori: la percezione di vicinanza al mare. «Di recente – racconta Pergolizzi – abbiamo affittato una casa vacanza a Salice, a 2 km dal mare di Marmora, e per il cliente in questione era come se fosse ad un passo dalla spiaggia, al contrario di quanto potrebbe pensare il messinese che dal centro si trasferisce “più vicino al mare”: perché per il messinese che vede il mare tutti i giorni affacciandosi dalla finestra, trasferirsi in una località estiva vuol dire attraversare la strada e poggiare i piedi sulla sabbia».

IL TARGET. Prevalentemente a villeggiare a Messina sono gli stessi messinesi. Si tratta di cittadini che d’inverno vivono in centro e che d’estate vogliono spostarsi verso i borghi marinari. Oppure sono persone che hanno origini a Messina, trapiantate al nord e che tornano durante le ferie per rivedere parenti e amici. In zona sud, invece, c’è anche qualcuno che arriva da Catania.

LA DURATA DELL’AFFITTO. «Normalmente le richieste sono mensili, perché il target medio è quello dell’impiegato, che si basa sul periodo delle ferie a disposizione. Quest’anno, in particolare, è stato l’anno in cui la richiesta mensile è stata la più gettonata», spiegano da “Tecnocasa”. In proporzione, quindi, su dieci clienti, in otto affittano una soluzione immobiliare per un mese; solo in due per l’intera stagione composta da tre mesi. Ma c’è anche il classico vacanziere che affitta una casa vacanza per una settimana, e questo si verifica anche d’inverno e in centro. Si tratta in prevalenza di stranieri, e l’affitto va dai 5 ai 14 giorni. Nella zona nord si parla di cifre che vanno dai 70 ai 120 euro al giorno, che si abbassano spostandosi verso il centro-sud, dove si passa a un range che va dai 60 ai 90 euro al giorno. Durante il periodo invernale, invece, i prezzi si attestano tra i 50 e i 70 euro al giorno, pressoché in tutta la città.

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