MESSINA. Cenerentola, una delle favole più celebrate di tutti i tempi, alcuni splendidi borghi siciliani con le loro preziose tradizioni, il fascino delle marionette e… Rossini. Sono questi gli ingredienti principali di “Un giorno di prova”, il nuovo film di Franco Jannuzzi di cui in questi giorni partono le riprese fra Mirabella Imbaccari e Novara di Sicilia, continuando poi fra la primavera e l’estate a Roccavaldina.
E proprio a Novara il 4 gennaio a partire dalle 18.30, si terrà una grande festa in piazza del Duomo, che sarà parte integrante dell’opera cinematografica, con il concerto, organizzato nell’ambito dell’Horcynus Festival 2023, “Moviti ferma” di Eleonora Bordonaro, nota artista originaria di Paternò, che ricerca e intrepreta canti siciliani della tradizione orale, con particolare attenzione al racconto del mondo femminile.
Il film
Il film, prodotto da EcosMedia, Fondazione MeSSInA, Fondazione Horcynus Orca ed EcoSMed, racconta la storia di Sara, una giovane regista teatrale che si si reca da Vincenzo, un burattinaio, per costruire uno spettacolo ispirato alla Cenerentola di Rossini con l’apporto di marionette. Vincenzo fa entrare Sara in una realtà magica, che lei non ha mai visto prima e, a poco a poco, i due cominciano a scoprirsi, attraverso i frammenti della propria vita. Vincenzo lascia che la ragazza entri in quel mondo fatto di personaggi, di colori e di legni che profumano tanto di teatro quanto di storie vissute. Mentre Sara racconta la sua Cenerentola, le marionette diventano donne e uomini in carne e ossa e questi racconti suscitano in Vincenzo ricordi sempre più vivi e reali. Così realtà, memorie e immaginari si intrecciano e si confondono. Alla fine di quel giorno Sara e Vincenzo si sveleranno un mistero delle loro vite ed è un mistero che li accomuna.
Come è proprio di Fondazione MeSSInA e Fondazione Horcynus Orca, di cui EcosMedia è uno spin off, il lavoro di Jannuzzi, scritto a quattro mani con Antonino Viola, scenografo, docente di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze e direttore artistico del Teatro d’Opra dei Pupi della Compagnia teatrale Thalìa di Paternò, tiene insieme arte, cultura, tradizioni e valorizzazione sia di territori e delle loro eccellenze, sia di giovani attori siciliani, in particolare messinesi. «Partendo dalla coralità, per cui gli attori insieme si ritrovano in parti fortemente caratterizzate e interagiscono con gli ambienti e con le tematiche del film, tutte le storie si intersecano e ci fanno vivere tra passato e presente, tra tradizione e modernità», sottolinea il regista. «Penso all’incontro poetico di generazioni diverse, l’intrecciarsi e il confondersi di realtà e immaginario, la Cenerentola di Rossini attualizzata, la centenaria perizia delle donne di generare i pizzi a tombolo, rivisitata in chiave contemporanea. Non si può pensare al futuro senza avere uno sguardo al passato», conclude, mentre si avvia a iniziare questo nuovo lavoro a cui parteciperanno, fra gli altri, l’attore siciliano Gaspare Balsamo, e Syama Rayner, interprete di origine indiana ma angloitaliana d’adozione.
I luoghi
Nello specifico, sarà ambientato in borghi, a partire da Novara di Sicilia, Mirabella Imbaccari e Roccavaldina con cui Fondazione MeSSInA e Fondazione Horcynus Orca stanno lavorando con un sistema integrato di interventi che sostiene l’avvio e lo sviluppo sostenibile e solidale di imprese locali in attività che rilanciano il genius loci. E che costruisce opportunità concrete per la valorizzazione degli stessi attraverso l’organizzazione di eventi e la realizzazione di opere artistiche finalizzate alla riqualificazione di edifici abbandonati, ideate da alcuni dei più grandi artisti internazionali, fra cui Agostino Ferrari. Tenendo ferma l’attenzione al contrasto della povertà educativa, e, appunto all’arte e alla cultura: in una parola, alla bellezza. A questo proposito commenta Gaetano Giunta, fondatore della Fondazione MeSSInA: «I processi di sviluppo umano sostenibile che la Fondazione sta sostenendo in questi magnifici borghi di differenti aree interne della Sicilia nascono dall’idea che la necessaria e urgente metamorfosi culturale, territoriale e delle pratiche economico-sociali necessiti dello sviluppo sui territori di strategie e policy trasformative generate da correlazioni complesse fra sistema culturale, sistema educativo, sistema di welfare, sistema produttivo, azioni di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, azioni finalizzate ad attrarre talenti creativi e scientifici, processi di riqualificazione sociale e urbana con le social capabilities di territori così ricchi di genius loci e di elementi distintivi».