MESSINA. I lavoratori più scontenti d’Italia? Sono i messinesi. Lo rivela uno studio dell’Anpal, l’agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, sui livelli di soddisfazione dei lavoratori italiani. E lo scenario che ne viene fuori, per Messina è disastroso. Perchè non solo non c’è lavoro (ce l’ha un giovane su cinque, e la provincia presenta una alta percentuale di “neet” , persone di 15-29 anni né occupate né inserite in un percorso di istruzione o formazione), ma chi ce l’ha è il meno soddisfatto d’Italia. La provincia dello Stretto, infatti, è ultima a livello nazionale, per gradimento del posto di lavoro. Centosettesima su 107, come risulta dai dati estrapolati dalla rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, nel 2017, sul numero di lavoratori di 15 anni e oltre che si dichiarano altamente soddisfatti della propria attività lavorativa.

L’analisi pubblicata da Anpal, vede Messina ultima, al 107esimo posto, per livello di soddisfazione generale, con appena il 34,4% di lavoratori contenti del proprio lavoro, contro il primo posto occupato da Bolzano, che conta il 71,4% di soddisfazione. A fine classifica oltre Messina, anche Catania e Siracusa, che si piazzano al 94esimo e al 95esimo posto rispettivamente con il 46,5% e il 46,1% di gradimento.

 

Osservando i dati con la lente d’ingrandimento, Messina si classifica ultima (107esima) in tutti gli indicatori, tranne che nel livello di soddisfazione per il guadagno, che vede Messina nella penultima posizione (106 su 107) con il 19,2% di soddisfazione, superando di poco più di un punto l’ultima classificata, Vibo Valentia, con il suo 18,1%. Agli ultimi posti anche Palermo e Agrigento, che si piazzano alle posizioni 103 e 105 con il 21 e il 19,4%.
Il podio è di Bolzano (49,4%), Trento e Viterbo (entrambe con il 43,2%).

 

 

Anche per quanto riguarda il livello di soddisfazione per il clima e le relazioni sul posto di lavoro, Messina si aggiudica la maglia nera, con un solo il 39,5% di lavoratori soddisfatti, contro il 73,1% di Bolzano. Agli ultimi posti anche Catania, posizionata al 104esimo posto con il 45,8% di soddisfazione.

 

 

Neanche la mole di ore di lavoro soddisfa i messinesi, la sezione vede il 32,4% dei lavoratori messinesi soddisfatti, contro il 65,8% di Asti. Anche in questo caso, Messina non è la sola città siciliana a posizionarsi a fondo classifica. Palermo infatti con il 35% di soddisfazione si colloca al 104esimo posto.

 

 

Ultima ancora una volta per il livello di soddisfazione per la stabilità del lavoro, con il 35,1% Messina è accompagnata da Catania, al 103esimo posto con il 38,5% di lavoratori soddisfatti. Capolista ancora una volta Asti con il 75,1% della popolazione occupata, soddisfatta per quanto riguarda la stabilità del  lavoro.

 

Il 44,9% dei lavoratori messinesi, invece, è soddisfatto per i tempi di percorrenza casa-lavoro, facendo posizionare ancora una volta la città dello Stretto alla postazione 107, seguita a solo un posto di distacco da Catania, con il 50,8% della popolazione soddisfatta. Primo posto per Sassari, con il 78,6% di soddisfazione.

 

 

L’ultima sconfitta messinese risponde alla domanda “ritiene interessante il lavoro che fa?” e vede solo 46,5% dei lavoratori cittadini, interessati alla professione che svolgono, contro il 76,8% di Vercelli, al primo posto a livello nazionale. Altri due comuni siciliani chiudono la classifica, Siracusa e Catania, rispettivamente con il 53,2% e il 51,3%.

 

 

E il resto della Sicilia? Nella classifica generale Enna si posiziona al sesto posto con il 65,7% di soddisfazione generale. A metà classifica Trapani, che al 54esimo posto registra il 56,4%, seguita a pochi punti di distanza da Caltanissetta (58esima) con il suo 55%. A seguire Ragusa, che occupa il 77esimo posto con il 51,3% di soddisfazione. Poi Agrigento alla posizione 80 con il 49,8% e Palermo 90esima (47,9%). Catania con il 46,5% si posiziona 94esima, seguita subito dopo da Siracusa con il 46,1% (95esima).

 

 

 

 

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