MESSINA. Le rampe di accesso agli svincoli di Giostra?  Presentano “una serie di problemi in corrispondenza degli appoggi, di cui solo alcuni di questi sono riconducibili ad un normale deterioramento e quindi risolvibili con interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Altri, denotano un non corretto funzionamento della struttura, con la necessità di maggiori approfondimenti per valutare quali interventi devono essere eseguiti per rendere il viadotto in grado di sopportare i carichi da traffico e le azioni sismiche”.

E’ quanto emerge dal Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), relativo alle analisi delle condizioni dei viadotti “O” e “P” del complesso degli svincoli di Giostra, per consentire l’apertura al traffico. Secondo il documento, “le condizioni degli appoggi, per le criticità riscontrate, non consentono un’immediata apertura al transito dei viadotti”.

Si tratta delle “bretelle” che consentirebbero di immettersi nella galleria San Jachiddu che porta all’Annunziata direttamente dalle rampe di entrata e uscita, senza bisogno di immettersi nel traffico di viale Giostra.

Cosa si farà adesso per renderle finalmente fruibili? Due linee d’intervento. La prima è quella di procedere al semplice ripristino delle condizioni di progetto approvato a suo tempo dall’Ufficio del Genio Civile. La seconda, più complicata, quella di adeguare il viadotto alla normativa sismica vigente.

L’importo presunto complessivo delle opere di manutenzione straordinaria sono state stimate in circa un milione e mezzo di euro. “Con l’odierno provvedimento deliberativo, si è dato mandato al RUP, di segnalare alle Autorità competenti, eventuali responsabilità che dovessero emergere da parte dei soggetti che hanno condotto, eseguito e collaudato le opere in oggetto, in merito ai problemi riscontrati sulle strutture”. Scrive il sindaco Cateno De Luca nella sua pagina Facebook.
I viadotti O e P, sono stati progettati nel 1998 e successivamente realizzati dal R.T.I. TORNO S.r.l; le opere sono state dirette da Giuseppe Rodriquez e collaudate staticamente da Ferdinando Corriere, che ha emesso l’atto di collaudo in data 31/08/2009. “Paradossalmente, i viadotti realizzati non sono mai stati aperti al transito dopo la loro ultimazione, in quanto non erano ancora state completate le rampe di raccordo con i viadotti autostradali, oggetto di un separato appalto”, scrive De Luca.
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