MESSINA.Grande ritorno stasera, giovedì 28 marzo, al Retronouveau per Andrea Appino, voce, chitarra e penna della band toscana The Zen Circus, che per l’occasione presenterà al pubblico dello Stretto il suo ultimo, e terzo, lavoro da solista, intitolato “Humanize”, pubblicato il 17 novembre 2023 con Woodworm. Più che un album, “Humanize”, è un progetto complesso e ambizioso, tenuto in cantiere dal cantautore pisano per molti anni, e a cui, per forza di cose, è riuscito a lavorare solo quando era in pausa con le attività della band, che mira a raccontare l’umanità attraverso ben 23 tracce, in cui ne va ad analizzare e snocciolare tutti gli aspetti: dai difetti agli slanci, dal bello al brutto, dalle aspirazioni all’eterno fino alla consapevolezza della realtà toccata con mano.

A rendere il tutto ancora più interessante, sperimentale e stravagante, è la particolarità che non si tratta solo di una raccolta di canzoni, ma l’album al suo interno contiene, anche, tutta una serie di intramezzi parlati, tratti da numerose interviste a persone comuni, di qualsiasi età e genere, raccolti in base al tema, selezionati e cuciti ad hoc grazie alla collaborazione con il sound designer Davide Barbafiera. Dei veri e propri comizi di umanità, quindi, raccolti girando l’Italia, tra strade, carceri, scuole, bar, università, RSA, centri diurni e cliniche per la cura del disagio mentale. Un qualcosa che va oltre quello potrebbe sembrare semplicemente un concept album, un audio-racconto, un lavoro a 360°, in cui l’artista viviseziona ed esplora a fondo la figura dell’essere umano, lanciando, anche, in un certo senso, una sorta di sfida, all’ ascoltatore medio, attuale, spesso distratto, ormai sempre più abituato a fruire della musica in maniera veloce e immediata.

Appino decide, dunque, di affrontare un tema così vasto come quello dell’umanità e di tutte le sfaccettature che la riguardano, con una certa appropriata, ricercata e raffinata varietà stilistica, e una produzione ricca e ben curata, da cui emerge tutto il lavoro di ricerca, studio e speculazione, effettuato in otto anni, per portare a termine il progetto. C’è il pop, lento di apertura, delle tracce iniziali “Del nostro avvenire” e “Metti questo al mio funerale”, ma anche la techno inaspettata di “Creatura”, e ancora pezzi che ricordano in pieno lo stile degli Zen Circus, altri che invece omaggiano un grande maestro come Lucio Dalla, e pezzi strani e pulsanti come “È solo una bomba”.

Risaltano sonorità riecheggianti i primi anni ’80 e il cantautorato italiano, accostate a brani che, invece, si spingono fino al fenomeno della trap, del puro indie-rock, e che giocano con il pop contemporaneo molto vicino allo stile di Daniele Silvestri. Nelle ultime tracce, infine, viene riassunto in modo cristallino l’ essenza dell’ intero disco, come nei versi di “Età della pietra”, che si contraddistingue con il suo rock spavaldo, “gli esseri umani, la terra, lo spazio, il senso della vita, il non capirci un cazzo”, e “Ora”, vero finale in cui emerge in toto la filosofia di tutto il lavoro portato avanti, attraverso un’ empatia dallo sguardo ampio e paziente, che sfocia in un sound western anni sessanta. Un percorso umano e musicale della durata di 72 minuti, tutt’altro che scontato, fatto di 14 tracce e 9 skit numerati, un’attenta analisi individuale e corale, un esperimento antropologico moderno fatto di opinioni, satira, sensazioni e sentimenti narrati non solo dall’ artista stesso ma da centinaia di voci differenti, senza mai perdere di vista la musica.

“Quando abbiamo deciso di portare Humanize in giro per l’Italia, volevamo che il tour fosse davvero capillare e andasse a toccare davvero i club di tutto il Paese, sud e isole comprese – racconta Andrea Appino – questo perché concept del disco e attività live sono strettamente legati, volevo che l’indagine sull’umanità del disco proseguisse andando a incontrare più umanità possibile dal vivo. Ed era per me fondamentale avere delle tappe anche in Sicilia: Messina sarà il primo di tre appuntamenti, ci saranno infatti poi anche Palermo e Catania, in una terra che amo e che mi ha sempre riservato affetto. Non vedo l’ora di portare questa sera lo show sul palco del Retronouveau.”

L’ ultima volta che Andrea Appino salì sul palco del live club di via Croce Rossa, era il 6 gennaio 2017, era in tour con gli Zen Circus, fuori nevicava, e come sempre fu un vero e proprio spettacolo, e questa sera, seppur con modalità e toni diversi, ci sono tutti gli elementi affinché il successo si ripeta, a riprova di un tour che sta raccogliendo consensi positivi con sold out in tutta Italia. (Apertura porte ore 20.30 per aperitivo/cena, inizio spettacolo ore 22.00. Prevendite in vendita su Dice o direttamente al botteghino del locale fino ad esaurimento capienza.)r

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