MESSINA. Questa domenica, 25 febbraio, alle ore 17:00, al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si terrà l’incontro pubblico “Genocidio a Gaza – L’azione del Sudafrica contro Israele di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja”.

Interveranno Triestino Mariniello, professore ordinario di diritto penale internazionale presso la Liverpool John Moores University e rappresentante legale delle vittime di Gaza alla Corte penale internazionale e Raji Sourani, direttore e fondatore del Palestinian Center for Human Rights di Gaza.

Il professor Mariniello affronterà il tema dal punto di vista giuridico, analizzando presupposti e sviluppi dell’azione intentata dallo Stato del Sudafrica contro quello di Israele e riportando conoscenze specifiche legate al proprio lavoro di giurista esperto dell’occupazione della Palestina. L’avvocato Sourani collegherà poi il tema al contesto specifico di Gaza, anche grazie alla propria esperienza di sopravvissuto a più di una campagna israeliana di bombardamento.

L’evento è organizzato su iniziativa del Coordinamento Messina – Palestina e punta ad analizzare l’efficacia del diritto internazionale.

Il Coordinamento fa notare che la Corte dell’Aja ha già stabilito che esiste un concreto e imminente rischio di genocidio ed è ora “investita da un compito di portata storica che potrebbe contribuire alla fine dell’occupazione.”

“In questi giorni – riportano – si stanno anche svolgendo delle udienze pubbliche all’Aja con l’audizione di 52 Stati, per ottemperare alla richiesta dell’assemblea generale delle Nazioni Unite che, con apposita risoluzione del 30 dicembre 2022, ha chiesto alla Corte di esprimere un parere “sulle conseguenze legali delle pratiche e delle politiche di Israele nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est”.

“Il Coordinamento Messina – Palestina intende, con questa nuova iniziativa, continuare la propria campagna di informazione da fonti dirette ed autorevoli per far si che le richieste del cessate il fuoco, stop al genocidio, fine dell’occupazione e dell’apartheid, siano riconsiderate come condizioni necessarie per limitare le catastrofiche conseguenze di crimini impuniti che durano da troppo tempo.”

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