MESSINA. «Dichiarare che un bacio tra Achille Lauro e Boss Doms sul palco di Sanremo fosse “un’ostentazione di cattivo gusto” che “andava assolutamente evitata” è un’esternazione ignorante (in virtù del privilegio di non essere mai stato discriminato) che contribuisce al clima di odio attorno alla comunità LGBTQ+: questo clima di marginalizzazione è una delle cause della violenza omolesbobitransfobica che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle, nella nostra città e non solo. Insoddisfatto, prosegue dicendo che non ha nulla contro gli omosessuali, pensando che questa magica frase possa permettergli di essere omofobo senza conseguenze». A scriverlo, in una nota, sono le associazioni messinesi della comunità LGBTQ+ (“Makwan” Arcigay Messina e Liberazione Queer+ Messina), che insorgono dopo le recenti dichiarazioni del componente del CDA del Teatro di Messina, Nino Principato, considerate omofobe.
«Nonostante si difenda dalle polemiche dichiarando che l’incarico è a titolo gratuito – proseguono – non è la prima volta che le sue asserzioni scatenano polemiche: già lo scorso anno si oppose all’intitolazione di una via ai costruttori di Pace (valore che dovrebbe essere universale) con la frase “il nulla trionfa ancora” a cui seguì una richiesta di dimissioni da parte di dieci consiglieri comunali».
Il componente del CDA del Teatro di Messina non è l’unico a finire nel mirino delle associazioni, che considerano la frase di Principato come “l‘ennesimo attacco omolesbobitransfobico targato “De Luca&Co”, ricordando il commento “transfobico e misogino” dell’ex Assessore Trimarchi nei riguardi della capitana Carola Rackete e le polemiche sulla concessione del patrocinio alla manifestazione del Pride («De Luca disse: “Non condivido i profili goliardici che rasentano l’oscenità in luogo pubblico ed il fanatismo. Odio i pregiudizi e non condivido il fanatismo nelle diversità!”»).
«Abbiamo perso il conto – scrivono ancora – degli insulti e delle affermazioni da Medioevo (lungi da noi ritenerla un’epoca solamente negativa) dei suoi sostenitori; infatti, le recenti vicende riguardano la reazione dei suoi sodali al comunicato di qualche giorno fa sulla vicenda Tringali, che vedeva Liberazione Queer+ Messina e Arcigay Messina tra i firmatari (casualmente, ad essere insultati siamo stati solamente noi che rappresentiamo la comunità LGBTQ+). È finito il tempo della bagarre politica: la nostra comunità chiede fortemente le dimissioni di Principato, richiesta che abbiamo rivolto direttamente anche al sindaco ed al sovrintendente, per la tutela di quel che resta dei diritti delle persone che tentano di vivere in un clima così avvelenato. Chiediamo perciò che rinunci al suo incarico quale membro del CDA dell’ente Teatro al più presto e che il Sindaco De Luca affronti l’emergenza omolesbobitransfobia nella nostra città da lui avviata», concludono. 
 
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sergio
sergio
9 Marzo 2021 13:48

Ma finitela con questa strumentalizzazione sull’attacco omolesbobitransfobico, bisogna essere onesti e lasciare in pace chi con onestà dice ciò che pensa, siete malati di vittimismo!!!

luigia
luigia
9 Marzo 2021 19:28

La verita’ e’ che la televisione e’ piena di volgarita’, di gente “eletta dalla elite” che sta li’ solo per provocare e avere notorieta’ ad ogni costo. Un calderone di immoralita’, cadute di stile e cattivo gusto. Le trasmissioni TV sono fatte da raccomandati solo per riempire un buco temporale, non da professionisti per informare od intrattenere seriamente. Spegnete la TV, accendete il cervello.

Gabriele
Gabriele
10 Marzo 2021 8:03

Solidarietà per l’arch. Principato. Ha solo espresso la sua condivisibile opinione.