MESSINA. Porto di Tremestieri, l’Autorità Portuale, Zes, Zona Falcata, i servizi per croceristi e i porticcioli per turisti e utilizzo dei Fondi europei: sono questi gli argomenti della conferenza stampa convocata dal canditato sindaco Cateno De Luca il prossimo lunedì 19 marzo, alle 10, nella sede del suo Comitato elettorale di Messina in via Oratorio San Francesco n.5. A parlare, oltre all’ex sindaco di Santa Teresa di Riva, Dafne Musolino (assessore designato al Turismo) e Salvatore Mondello (indicato alle Infrastrutture).

In particolare, si discuterà di Autorità portuale, Punto franco, Zes, Ente porto e gestione delle aree demaniali. Si focalizzerà l’attenzione sull’approdo di Tremestieri, esplicitando i costi annui per il drenaggio e per realizzare il nuovo porto e i relativi ampliamenti logistici. Si vaglierà la situazione del Piano Regolatore Portuale e della zona falcata e si illustreranno le proposte e le risorse e per incentivare i servizi turistici, valutando anche l’ipotesi di realizzazione dei porticcioli turistici sempre trovando risorse adeguate.

E proprio sui finanziamenti europei De Luca attacca il governatore Nello Musumeci, sottolineando: “Ora che la conferma arriva persino dalla Direzione Generale dell’Ue per le politiche regionali speriamo che prenda atto seriamente del problema e la smetta di seguire gli uffici nel tentativo di far apparire ciò che non è. Per rendicontare all’Unione la spesa dei fondi comunitari non servono artifici contabili, ma, appunto, spendere bene ed in modo produttivo quei fondi, altrimenti, come già segnalato anche dal Dirigente generale Falgares durante la sua audizione in commissione bilancio, oltre 250 milioni di euro su circa 700 milioni complessivi potrebbero andare persi entro pochi mesi per mancato cofinanziamento da parte della Regione siciliana e per mancata capacità di rendicontazione della spesa a causa di carenza di liquidità.”

Per il parlamentare, “siamo di fronte ad un quadro raccapricciante, frutto certamente del pressappochismo del precedente Governo regionale ma anche di quella che ormai appare una inadeguatezza strutturale della macchina regionale: perdere ben il 35% dei fondi da rendicontare entro fine anno non può essere soltanto il frutto di un problema momentaneo. A questo si aggiunge la gravissima gestione della liquidità, dove i pagamenti effettivi seguono gli impegni soltanto con ritardi gravissimi anche di anni, mettendo ulteriormente a dura prova sia il sistema delle imprese costrette ad esposizioni bancarie, sia il sistema degli enti locali costretti ad insostenibili anticipazioni di cassa. Non c’è da stupirsi quindi se in queste condizioni rischi di diventare impossibile la realizzazione dei progetti con un danno complessivo incalcolabile per le nostre comunità e per la nostra economia.” “Per parte mia, proporrò la prossima settimana degli emendamenti al disegno di legge 46 che mirano a rendere più snelle le procedure per l’utilizzo dei fondi comunitari, ma è anche necessario – afferma – che la Regione si doti in tempi strettissimi di strumenti per accelerare la spesa produttiva e riveda i propri regolamenti sulle anticipazioni per poter concretizzare gli obiettivi di crescita e coesione sul territorio, piuttosto che ricorrere ad artifici contabili che rischiano solo di aggravare il problema”.

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