MESSINA. “Dopo due sedute molto accese di Consiglio comunale, nella tarda serata di ieri è stata approvata dall’aula la proposta di deliberazione con la quale si è dato l’ok alla transazione tra il Comune di Messina e la Dexia sui derivati. Ove ve ne fosse ancora bisogno, la votazione di ieri è stata la palese dimostrazione che in aula non esiste più una maggioranza a sostegno della Giunta De Luca, contrariamente a quanto emerso a Gennaio scorso in occasione del c.d. “Cambio di passo”. Al primo vero appuntamento di rilievo per le sorti dell’amministrazione in carica, infatti, la maggioranza di De Luca non si è neanche presentata in aula, dissolvendosi letteralmente, eccezion fatta per qualche singolo e per qualche forza politica che, in base allo schieramento di appartenenza, non dovrebbero politicamente appartenere allo schieramento del Sindaco”. Così scrivono i consiglieri comunali del Pd Gaetano Gennaro, Antonella Russo e Alessandro Russo dopo l’astensione al voto sulla questione (qui la spiegazione)

“Tranne qualche eccezione quasi tutti i consiglieri del centrodestra sono risultati assenti e senza il gruppo del PD non si sarebbe neanche potuto svolgere il dibattito in aula. Peraltro, in base ai numeri l’eventuale uscita del gruppo dall’aula al momento della votazione avrebbe comportato la caduta del numero legale, con tutte le conseguenze amministrative e contabili a danno dell’Ente che ne sarebbero derivate – continuano in una nota i consiglieri – Il voto di astensione espresso dal gruppo del PD, ampiamente motivato durante il dibattito d’aula, è frutto quindi di un giudizio negativo sia rispetto al percorso amministrativo seguito, sia nel merito dell’atto deliberativo in sé. Ancora una volta, infatti, il Consiglio Comunale è stato chiamato a votare al limite della scadenza un atto molto delicato dal punto di vista contabile e dal forte impatto presente e futuro sugli equilibri di bilancio, senza tuttavia che gli sia stata data la legittima possibilità di approfondire la questione ed effettuare le valutazioni tecniche e politiche del caso”.

“Per stessa ammissione dell’Assessore al contenzioso la trattativa con Dexia, con la quale è in atto un contenzioso innanzi alla Corte inglese, è già in atto da più di un anno e, nonostante la competenza ultima fosse del Consiglio comunale, l’organo consiliare è stato investito della questione solo 72 ore prima della scadenza prevista nell’accordo conciliativo – sottolineano i consiglieri – A nostro avviso, un tale modo di fare non è casuale ma è, purtroppo, in perfetta linea con l’abituale atteggiamento di questa Amministrazione, la quale raramente sente l’esigenza politica di coinvolgere il Consiglio comunale nei processi decisionali e tende sempre a restringere scientemente i tempi della discussione in modo da rendere difficoltosa alle forze di opposizione ogni possibilità di controllo sul suo operato amministrativo e politico”.

“Tuttavia, nonostante la ristrettezza dei tempi, il gruppo del PD ha cercato (non senza fatica) di approfondire tutti gli aspetti rilevanti della questione, ponendo all’amministrazione e ai legali del Comune tutte le domande ritenute necessarie per fare chiarezza – spiegano – Su una questione così delicata era preciso dovere nostro e di ogni consigliere comunale cercare di verificare la reale convenienza per l’ente della via transattiva seguita, ponendo particolare attenzione sull’aspetto delle cifre, sul quale sono sorti i maggiori contrasti anche dal punto di vista tecnico, e sui profili giudiziali”.

“A conclusione del dibattito, tuttavia, le risposte che sono state fornite da tecnici e dall’amministrazione, a nostro avviso, non sono state né complete, né soddisfacenti. I dubbi e le perplessità sono rimasti non solo al gruppo del PD ma all’intera aula, anche a coloro che alla fine hanno deciso di esprimere voto favorevole sull’atto deliberativo – concludono – La mancanza di sufficienti garanzie circa l’effettivo vantaggio economico per l’Ente a sottoscrivere la transazione, gli insufficienti chiarimenti su aspetti specifici e l’atteggiamento ultimativo posto in essere dall’Amministrazione nei confronti dell’intero Consiglio non potevano far assumere una posizione diversa dall’astensione“.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments