MESSINA. «Prima di esprimerci sull’accaduto avevamo deciso di attendere che l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione facesse chiarezza sul “caso” del compleanno festeggiato all’interno di una scuola, fornendo la sua versione e spiegando alla città come si sono svolti realmente i fatti riportati dalla stampa. Adesso però, a fronte delle incredibili dichiarazioni rilasciate dall’esponente della Giunta, che ha di fatto confermato la festa e le modalità riferite dai media, seppur minimizzando i fatti, ci troviamo a costretti a stigmatizzare con fermezza un episodio di estrema gravità, che rappresenta un vero e proprio affronto alla comunità scolastica e a tutta la cittadinanza».

Così, in una nota, i consiglieri comunali del M5s Cristina Cannistrà, Paolo Mangano, Andrea Argento e Giuseppe Fusco, che chiedono le dimissioni immediate dell’assessore Laura Tringali, invitando il sindaco Cateno De Luca a prendere posizione sull’accaduto e a scegliere con maggiore accuratezza i suoi assessori, specialmente per ciò che concerne un settore nevralgico come quello dell’Istruzione.

«Dopo le polemiche di queste ore, siamo rimasti in attesa dei chiarimenti da parte dell’assessore, che con una risata beffarda ha confermato candidamente l’allestimento di un banchetto a scuola, con tanto di foto, regali, torta, brindisi, buffet e la partecipazione di 15 persone, in piena pandemia da Covid 19. Riteniamo assolutamente inaccettabili le affermazioni dell’esponente della Giunta, che non ha evidentemente compreso la gravità del fatto. L’assessore avrebbe dovuto porgere immediatamente le sue scuse ai giovani e alla comunità tutta, che quotidianamente affronta con mille difficoltà le restrizioni dovute all’attuale condizione di emergenza, invece si è limitata ad addurre delle giustificazioni incomprensibili e del tutto fuori luogo, a partire dalla strana distinzione fra il suo ruolo di preside e quello di rappresentante delle Istituzioni».

«Alla luce di quanto accaduto e delle sue ingiustificabili affermazioni – concludono – dovrebbe rassegnare le sue dimissioni o essere revocata dal suo incarico, con l’auspicio che il suo sostituto non rispecchi ancora una volta gli atteggiamenti e il modus operandi del sindaco De Luca».

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