ROMA. Mentre gli studenti di tutta Italia, fra cui anche quelli di Messina, protestavano per la scelta dei rettori della modalità in presenza per lo svolgimento degli esami (tra cui quello dell’Ateneo messinese, Salvatore Cuzzocrea), le associazioni “Azione Universitaria” e “Morgana”, che vantano una messinese, ovvero Alessandra Runo, al Consiglio nazionale studenti universitari (Cnsu), hanno presentato la proposta di adottare la modalità blendend anche per la sessione estiva, avanzata dalla giovane di Messina e approvata all’unanimità dal Cnsu. Adesso la palla passerà al Ministero dell’Università e della Ricerca, attualmente presieduto dalla ministra Maria Cristina Messa, che se dovesse accogliere la richiesta potrebbe ristabilire la modalità mista anche a giungo e luglio per lo svolgimento degli esami in tutte le Università del Pese.

Il Cnsu, infatti, ha il compito di interfacciarsi con il governo nazionale a nome degli studenti universitari di tutta Italia. Unica candidata messinese alle ultime elezioni, tenutesi proprio due anni fa, è la studentessa e componente dell’associazione “Morgana” Alessandra Rundo, eletta rappresentante nella lista di “Azione Universitaria”. L’impulso della proposta è partito proprio dalla Città dello Stretto, istanza successivamente fatta propria da Azione e da tutto il Consiglio nazionale studenti universitari.

«Considerato che in alcuni atenei italiani (tra cui il nostro) sono stata date disposizioni per svolgere esami solo in presenza, insieme ai miei colleghi Dalila Ansalone e Claudio Barjami, abbiamo sentito la necessità di portare questa richiesta a livello nazionale chiedendo al ministro dell’Università e della Ricerca di fare in modo che in tutti gli atenei italiani venga garantita la modalità mista sia per gli esami di profitto che per le lauree – ha spiegato la Rundo – L’obiettivo è quello di garantire la continuità del diritto allo studio in sicurezza e la tranquillità per tutta la comunità studentesca. Il termine dai noi indicato (settembre) non è stato casuale, ma è stato scelto considerando che in autunno, secondo l’attuale piano vaccinale, gran parte della popolazione dovrebbe essere vaccinata. La proposta è stata approvata all’unanimità da tutti i componenti del consiglio e adesso aspettiamo che venga visionata dall’ufficio ministeriale».

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