07.15. Mancano una manciata di sezioni per i risultati definitivi degli uninominali di Camera e Senato, e i pentastellati Francesco D’Uva e Grazia D’Angelo veleggiano in solitaria verso la vittoria. Non sono più possibili sorprese, Messina si sveglia a cinque stelle, come il resto della Sicilia, in attesa dei risultati del proporzionale, che per una complicata questione di calcoli a livello nazionale, non arriveranno prima di pomeriggio. La diretta di LetteraEmme, dopo diciannove ore, termina qui.

A breve i grafici con tutti i risultati dell’uninominale alla camera e al Senato

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06.02. Sono un terzo le sezioni scrutinate per l’uninominale alla Camera a Messina, e i numeri non sembrano generosi, finora, per l’ex rettore Pietro Navarra, che arrivati alla sezione 111, su un totale di 304 registra 7757 voti (17,66%), risultando così quasi doppiato da Matilde Siracusano, con 13.182 (30,80%), mentre nettamente in testa è Francesco D’Uva con 19.549 (45,68%). Restano, tuttavia, ancora due terzi delle schede da scrutinare.

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05.30. Ormai i risultati sono scritti, e hanno solo bisogno del conforto dei numeri: il Movimento 5 stelle straccia la concorrenza in città, nei collegi e in tutta l’isola. Un successo senza precedenti che ricorda il famoso 61-0 del centrodestra nel 2001. Forza Italia va sotto le aspettative, ma il vero tracollo è quello del Pd. I risultati definitivi passerà ancora qualche ora (all’uninominale, per il proporzionale i tempi sono molto più lunghi).

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04.30. Ormai nessuna sorpresa in città, il 5 Stelle veleggia senza problemi. Al Senato proporzionale, 166 sezioni scrutinate su 254, la percentuale è superiore al 44%

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04.00. Com’è avere una vittoria schiacciante in tasca: scene di gaudio nel comitato elettorale del Movimento 5 stelle di via I settembre.

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03.45. A caldo, arrivano le prime reazioni: Antonio De Luca, deputato regionale del Movimento 5 stelle, sull’exploit ormai certo del partito.

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03.30. Metà dei seggi scrutinati al Senato proporzionale, 123 sezioni su 254: come già ampiamente nel trend, il Movimento 5 stelle vola al 44,29%, e lascia al palo Forza Italia (20,74%) e devasta il Pd (16,32%).

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03.20. Al comune di Messina si sono organizzati: il carrellino che serve per portare le buste ufficiali coi risultati provenienti dalle sezioni.

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03.10. Una curiosità sull’ormai sicura senatrice Grazia D’Angelo del Movimento 5 stelle: alle parlamentarie del Senato Sicilia collegio 2, la candidata pentastellata era arrivata decima con 91 voti.

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03.00. Nel mezzo disastro del Pd cittadino, una buona notizia per Pietro Navarra arriva da Bolzano, in cui il Pd pare oltre il 60%. Questo comporta un seggio certo per Maria Elena Boschi, capolista nel listino bloccato plurinominale a Messina, che quindi libererebbe un posto in città proprio per Navarra, che diventerebbe così deputato.

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02.40. A Messina, Senato proporzionale con un terzo delle sezioni scrutinate (89 su 254), e il Movimento 5 stelle conferma il trionfo: oltre il 44% contro il 20% di Forza Italia ed il 16% del Pd. la lega è sotto al 6%.

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02.20. Non solo a Messina, il Movimento 5 stelle spopola anche in provincia (quella parte di provincia che rientra nel collegio di Messina, quindi da Rometta a Santa Teresa di Riva). A Scaletta mette insieme 439 voti contro i 230 di Forza Italia e i 133 del Pd, a Roccalumera, al Senato, ne piglia 210 e relega FI a 98 e PD a 60. la percentuale oscilla tra il 44 ed il 49%. Un trionfo senza precedenti, attualmente.

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02.00. Movimento 5 stelle a valanga quando per il proporzionale del Senato sono state scrutinate 36 sezioni su 254, quindi ben oltre il 10%. Si profila, se le cose resteranno così, un trionfo senza precedenti. La figura si allarga se ci cliccate sopra (puntualizziamo l’ovvio perchè l’ora è tarda e la lucidità viene meno)

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01.40. Primi risultati anche per la Camera, all’uninominale: Anche qui il Movimento 5 stelle mena fendenti a destra e sinistra quando sono state scrutinate 8 sezioni su 254.

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01.15. Dai numeri che arrivano alla spicciolata dai seggi in città (le prime scheda scrutinate riguardano l’uninominale al Senato), il Movimento 5 stelle sta facendo il vuoto: Grazia D’Angelo stravince alla sezione 247 (Bordonaro), alla 55, alla 56 e 5  a villaggio Aldisio, alla 125 di Gravitelli e alla 70 (scuola Principe di Piemonte).

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01:05 Aggiornamenti regionali da Live Sicilia: arrivano dal collegio di Gela i primi dati ufficiali sulla Sicilia, diffusi dal Ministero dell’Interno. È la prima sezione con numeri reali, e riguarda il Senato. Il M5s fa il pieno con quasi il 63 per cento, la stessa percentuale ottenuta dal candidato all’uninominale Pietro Lorefice. Dietro, molto staccata, la coalizione di centrodestra con oltre il 23 per cento, dato che va anche alla candidata Giovanna Candura, ex assessore regionale. Molto staccata la coalizione di centrosinistra che si ferma appena sopra il 10 per cento, stessa soglia della candidata Annalisa Petitto.

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00.43. Altro dato ultraparziale e ufficioso eccetera eccetera: Grazia D’Angelo stravince anche alla sezione 92 di Camaro Inferiore.

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00.30. Dati ultraparziali, ufficiosi, da ricontrollare, da prendere con le molle, usate la formula che più vi aggrada, per l’uninominale al Senato alla sezione 146 di Cristo re. Spoiler: ha vinto, con un margine parecchio sostanzioso, Grazia D’Angelo del Movimento 5 Stelle, che regola Urania Papatheu di Forza Italia e Fabio D’Amore del Pd.

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00.10. A un’ora dalla chiusura dei seggi, i dati definitivi sull’affluenza a Messina città: di molto inferiore alla media nazionale.

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00:03. Candidati che attendono lo spoglio (e che attenderanno probabilmente tutta la notte): Beppe Picciolo controlla l’andamento degli exit poll su Sky tg 24 nella sede dei Dr di Via Maddalena. Di fronte a lui il consigliere comunale Nino Interdonato

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00:00. L’attesa sarà ancora lunga. Ma i nostri grafici sono già pronti

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23.50. Candidati che attendono lo spoglio (e che attenderanno probabilmente tutta la notte): Matilde Siracusano e la sua squadra, tra i componenti della quale c’è il consigliere comunale Fabrizio Sottile.

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23.45. Se si confermeranno i dati parziali di affluenza, a votare è andato oltre il 70% degli aventi diritto (a metà dei seggi che hanno dato comunicazione, la percentuale si assesta sul 74%). Catastrofico il dato sicliano, indietro di più di dieci punti percentuali, “tiene” in qualche modo la provincia di Messina, che sembrerebbe assestarsi sul 67,83.

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23.30. Risultati di affluenza in tempo reale a Messina, quando i dati li hanno comunicati 77 seggi su 254.

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23.20. Nel frattempo a Messina ci si porta avanti col lavoro: già pronte le buste che serviranno per le operazioni da effettuare dopo la chiusura delle votazioni

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23.10. Seggi chiusi anche a Messina. Risutati nel nostro seggio campione, la sezione 92 di Camaro inferiore: 61,69% Camera, 60,74% Senato

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23.00. Seggi chiusi da qualche minuto, il primo instant poll lo dà, ovviamente, Enrico Mentana.

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22.30. Sta per iniziare la diretta senza fine su RadioStreet. Aggiornamenti in tempo reale, commenti e tanti ospiti

 

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21.30. Siccome di idioti il mondo è purtroppo sempre gravido, arriva anche la bufala elettorale, immediatamente condivisa da un esercito di analfabeti funzionali. La notizia, che conferma l’assunto di partenza, la riposta il Post: “Una pagina Facebook chiamata “La voce del Popolo” ha diffuso una notizia falsa secondo cui il 3 marzo a Palermo e a Messina, in Sicilia, sarebbero state trovate 500mila schede elettorali «precompilate» con una croce sul simbolo del Partito Democratico (PD).

La notizia falsa era stata pubblicata ieri sul sito llfatto.it, che non c’entra nulla con il quotidiano Il Fatto Quotidiano, e che in homepage ha varie altre notizie inventate. A segnalare la bufala è stato Next Quotidiano che ha scoperto che il dominio di llfatto.it è registrato a nome di tale Giovanni Fornaro, a cui è intestato anche sky24ore.it, un altro sito che diffonde notizie false. Più di settemila persone hanno diffuso la notizia su Facebook, condividendo il post di “La voce del Popolo”.

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20.30. Purtroppo, la Sicilia si conferma, e per distacco, la regione in Italia in cui il voto è un esercizio di un diritto che non interessa a molti: a fronte di una media nazionale del 58,41%, la Sicilia si ferma ad uno sconfortante 47,06% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Più di dieci punti percentuali al di sotto della media nazionale.

La regione in cui si è votato di più è l‘Emilia Romagna, col 65,99%.

Messina, invece, è l’unica provincia siciliana in cui si è superato il 50%. E’ prima in classifica col 50,69%. Peggiore Agrigento (42,93%)

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20.00. Nella provincia di Messina ha votato il 50,69% degli aventi diritto: Castelmola si conferma paese più presente alle urne con oltre il 61% degli aventi diritto che si è recato a votare, più svogliati a Roccella Valdemone, che strappa a San Fratello il primato di paese in cui si è votato meno: 32,46%.

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19.30. Aggiornamento delle 19. A Messina città si è superato il 50% degli aventi diritto: 93.556 votanti, pari al 50,28%.

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18.50. A quanto ammonta il compenso di presidente di seggio e scrutatori? Lo norma una legge del 1980.

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18.15. Aggiornamento votanti alle 18 del nostro seggio campione, la sezione 92 di Camaro inferiore: hanno votato per la Camera il 48,2% degli aventi diritto, e percentuale pressochè uguale (48,05%) al Senato.

Alle 18.30 alla sezione 146 di Cristo Re i votanti sono stati il 49,49% alla Camera ed il 49,72 al Senato

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17.35. Dati intermedi, in attesa del prossimo rilevamento: il comune della provincia di Messina in cui si è votato di meno, al rilevamento delle 12, è San Fratello, in cui si è recato alle urne solo l’8,24 dell’elettorato avente diritto.

Il più “attivo” è invece Castelmola, col 21,42%.

La media provinciale è di 15,94% (quella regionale è di 14,27, quella nazionale del 19,43).

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17.15. Il sito YouTrend ha elaborato un grafico in cui si evidenzia che, nonostante le percentuali di voto globalmente più basse, al sud si è votato più che nell’ultima tornata elettorale presa in considerazione, quella del referendum del 2016 (scelta perchè anche allora si votò un giorno solo).

Cosa comporta questo?  “L’affluenza è salita nel Sud, dove ci si aspetta un buon dato del M5S, e scesa in Emilia-Romagna, tradizionale roccaforte del centrosinistra”, scrivono gli analisti di Youtrend.

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16.45. Un’altra novità di questa tornata elettorale, è la divisione da malati di mente dei collegi elettorali: quello di Messina è circa un terzo di quello di Barcellona Pozzo di Gotto (che comprende anche Taormina e Santa Teresa di Riva, per esempio, ma non Rometta), e a Sant’Agata di Militello, Mistretta e Cesarò, provincia di Messina, si vota nel collegio di Enna. Perchè?

Per la revisione dei collegi elettorali, assenti dalle elezioni politiche del 2001, avvenute con la legge Mattarella. Col maggioritario, vince chi ottiene un voto in più dell’avversario, quindi dall’inclusione o esclusione di un comune, per quanto piccolo, può conseguire la vittoria o la sconfitta di una formazione politica. Per questo, la forma dei collegi è frutto di alchimie che noi comuni mortali disconosciamo.

Qualcosa di molto simile avviene negli Usa: si chiama gerrymandering. Praticamente si disegnano i confini dei collegi a proprio piacimento per essere favoriti nella geografia elettorale. La linea nera delimita la provincia di Messina, i settori giallo, arancio e blu i tre collegi in cui è divisa, rispettivamente Messina, Barcellona ed Enna

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16.15. Alla spicciolata, tutti i candidati si stanno recando alle urne. Questo è un sorridente Beppe Picciolo, candidato al Senato nel plurinominale, tra le file del Pd.

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15.40. Aggiornamenti sull’affluenza in due sezioni. Nella 146 di Cristo Re il dato è di 34,9% degli aventi diritto, sia alla Camera che al Senato. Percentuali simili a Camaro Inferiore, sezione 92: qui il dato si attesta sul 34,53& alla Camera e 35,35% al Senato

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15.00. Altri candidati al voto: Fabio D’Amore (Pd), candidato all’uninominale al Senato, in posa dopo aver votato. Pietro Navarra, anch’egli del Pd e candidato all’uninominale alla Camera, attende il suo turno.

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14.30. Arriva la prima protesta ufficiale. L’ex senatore del Pli Enzo Palumbo, che fu tra i promotori dei ricorsi che portarono alla dichiarazione di incostituzionalità dell’Italicum (il precedente sistema elettorale), ha consegnato al presidente del suo seggio, il 186 di Paradiso, esigendo che fosse messa a verbale, la sua formale protesta nei confronti dell’attuale sistema elettorale, il Rosatellum bis.

Secondo l’ex membro del Csm, “le modalità di votazione prescritte dall’attuale normativa elettorale, non consentono di esprimere un voto diretto e libero“. Palumbo, comunque, non si è sottratto al suo dovere di elettore.

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13.45. La Sicilia, al rilevamento di mezzogiorno, ha il poco lusinghiero primato di regione in cui si è votato di meno: si è recato alle urne solo il 14,3% degli aventi diritto (media nazionale del 19,4%).

Alle ultime politiche del 2013, in Sicilia, allo stesso rilevamento, era andato a votare il 10% dell’elettorato, ma cinque anni fa si votava in due giorni. Il dato confrontabile è quello del referendum del 2016, col voto solo di domenica: allora, a mezzogiorno a votare fu 13,6%.

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13.24. Candidati al voto: Francesco D’Uva (M5s) e Matilde Siracusano (Forza Italia). Combinazione, i protagonisti del video di LetteraEmme di una decina di giorni fa

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13.25. Il 18,17% di Messina città è un dato alto o un dato basso? E’ un dato in media, leggermente inferiore: secondo le rilevazioni del ministero dell’Interno, parziali perchè tengono in considerazione 6526 su 7958 comuni, l’affluenza media in Italia è del 19,32%. Messina quindi è oltre un punto percentuale sotto la media nazionale.

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13.17. In tutta la provincia di Messina il dato dell’affluenza alle 12 è 15,94 %.

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13.00. Primo rilevamento ufficiale: a Messina, alle 12, hanno votato in poco meno di 34mila, il 18% degli aventi diritto. Il dettaglio nel grafico

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12.35. A Ginostra hanno votato 19 dei 40 aventi diritto nel seggio 17 allestito grazie all’intervento dei Carabinieri. Ieri infatti il maltempo ha impedito all’aliscafo delle 7,30 e delle 10,30 di attraccare al molo del piccolo villaggio nell’isola di Stromboli. È stata la motovedetta dei Carabinieri a permettere alla presidente, a 4 scrutinatori e al segretario di sbarcare. Il seggio resterà aperto fino alle 23. Quello di Ginostra è il seggio più piccolo d’Italia e sarà il primo dato ufficiale di stasera.

(foto di Riccardo Lo Schiavo)

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12.31. La sensazione, a naso, è che stia andando a votare più gente di quanta se ne immaginasse. Ed effettivamente…

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12.30. Altri dati di affluenza, in attesa di quelli ufficiali: alle 12 a Piano Torre, zona Spartà, sezione 227, circa 60 votanti su 300.

Di buona lena alla sezione 146 di Cristo Re: alle 12.20, ha votato il 23,89% degli aventi diritto per il Senato ed il 23,6% per la Camera

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12.20. Iniziamo con le curiosità: in quanti votano a Messina?  In 186.085, sparsi per le 254 sezioni del territorio, da nord a sud. Le votanti donna sorpassano gli uomini di oltre diecimila unità: 98.668 contro 87.417

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12.10. Qualche primissimo dato ufficioso, in attesa di quelli ufficiali: alla sezione 92 di Camaro Inferiore, alle 11.30 aveva votato il 17,45% degli aventi diritto per la Camera ed il 18,16% per il Senato.

Alle 12, stessa sezione, 19% Camera e quasi 20% Senato.

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12.00. Inizia ufficialmente la diretta di Lettera Emme che vi racconterà le politiche 2018: si inizia la mattina, si finirà presumibilmente domani mattina. Si vota oggi, dalle 7 alle 23, e lo spoglio inizierà subito.

Siccome il sistema di voto sembra fatto apposta per favorire errori e fraintendimenti, la conta delle schede si preannuncia lunga e ad altissimo tasso di litigiosità tra i rappresentanti di lista ed i presidenti di sezione. Per evitare errori, il tutorial di LetteraEmme su come votare, chi votare e quali errori evitare

 

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