MESSINA. Chi saranno i trentadue che siederanno in consiglio comunale per i prossimi cinque anni? Non si sa ancora, e con i ritardi e i problemi che stanno sorgendo nelle verifiche dei conteggi, non si avranno certezze per un paio di giorni ancora, dato che al Comune sono fermi, e lo saranno ancora per un po’ a 181 sezioni su 253, con 73 sezioni in cui i voti non combaciano coi votanti. Una previsione, però, è possibile: al momento sembra che nessun candidato riesca a raggiungere il cumulo del 40% di voti di lista che darebbero il premio di maggioranza di 17 consiglieri comunali (anche se le nove liste a sostegno di Federico Basile sono a un tiro di schioppo, molto oltre il 39%). Con i dati in possesso in questo momento (quindi suscettibili di scostamenti anche significativi), e l’assegnazione dei seggi con sistema proporzionale e metodo “d’hondt”, la divisione vedrebbe quindici consiglieri a Sicilia vera, dieci al centrodestra e sei al centrosinistra, più un posto riservato per il candidato sindaco arrivato secondo (con più del 20% dei voti) Maurizio Croce. Ecco chi, stando ai dati ufficiosi, concorrerebbe per sedere in aula consiliare.

SICILIA VERA. Il pieno di consiglieri lo fa Basile sindaco/Sicilia Vera (17,39%) che porterà in aula tra otto e nove consiglieri, che usciranno fuori da (in ordine di preferenze) Serena Giannetto, Alessandro De Leo, Max Minutoli, Cosimo Oteri, Nello Pergolizzi, Antonella Feminò, Carlotta Previti, Rosaria DiCiuccio, Giuseppe Busà e Pippo Trischitta (Minutoli e Previti si dimetterebbero in quanto assessori designati e riconfermati dall’ultima giunta). Poi c’è la lista “Con De Luca” al 9,44%, che farà sedere sui banchi dell’aula consiliare quattro (o cinque) consiglieri: l’ex sindaco Cateno De Luca, quindi tra Salvatore Papa, Vincenzo Velini, Luigi Spignolo, Giovanni Grasso. In Prima l’Italia, la lista della Lega, con percentuale appena sopra il 5%, per due posti sono davanti a tutti Mirko Cantello e Amelia Centofanti.

CENTRODESTRA. Il risultato mezzo catastrofico del centrodestra (liste e candidato sindaco) ha costretto ad un netto ribasso le previsioni, che alla vigilia del voto davano la lista Ora Sicilia come killer, e che invece col 9,58% si dovrà “accontentare” di far sedere tra i banchi di Palazzo Zanca solo quattro o cinque consiglieri: Federica Vaccarino (figlia dell’ex consigliere Benedetto, recordman di voti per due elezioni consecutive, nel 2008 e nel 2013), gli uscenti Giandomenico La Fauci e Dario Zante, e le new entries Attilio Ciliberto e Nino Neri, tallonati dal presidente uscente del VI quartiere Matteo Mangraviti. A restare fuori, nonostante l’esposizione mediatica delle ultime tre settimane, sarebbe Salvatore Sorbello, vicinissimo però a Mangraviti. Fratelli d’Italia becca l’8,63% e registra l’exploit di Dario Carbone, debuttante ma con alle spalle gli anni di attivismo e militanza di Fratelli d’Italia, che hanno premiato il suo impegno fuori dai palazzi, la conferma del consigliere uscente Libero Gioveni, la nuova entrata del coordinatore provinciale del partito Pasquale Currò. e della debuttante Mariapaola Campisi. Forza Italia (in bilico appena sopra il 5%, questione di decimali) dovrebbe portare due consiglieri: Nicoletta D’Angelo e Sebastiano Tamà, due uscenti. Se Forza Italia è dentro di un soffio, di un altro soffio è fuori l’Udc, attualmente al 4,8%.

CENTROSINISTRA. Nel centrosinistra la più votata è stata la lista De Domenico sindaco con l’8,61%. Per la prima posizione è testa a testa tra Alessandro Russo e Cettina Buonocore, il primo riconfermato la seconda una nuova entrata, quindi Giovanbattista Caruso e Massimo Rizzo, (entrambi sarebbero riconfermati, Caruso arriva dalla lista Bramanti sindaco-Lega). Tre seggi per il Pd (al 7,11%), con lotta serrata tra Felice Calabrò, Biagio Bonfiglio, Salvatore Sentimentale e Antonella Russo.

 

 

 

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