MESSINA. Sarà Franco De Domenico il candidato della coalizione di centrosinistra. Dopo i vari incontri delle scorse settimane e i nomi che si sono susseguiti, da Valentina Zafarana a Gaetano Giunta, la coalizione ha trovato la quadra sul nome messo sul piatto dal Pd, ma resta ancora da sciogliere la riserva di CMdB e MessinAccomuna, che potrebbero tirarsi fuori (più i primi che i secondi). Al termine di un confronto che si è protratto fino a notte fonda, durante la quale non sono mancate le “voci grosse” e qualche momento di tensione, la candidatura di De Domenico ha convinto quindi sia il M5S che il resto dei componenti, ad eccezione delle due sigle vicine all’ex sindaco, che hanno insistito nel proporre il nome di Renato Accorinti. De Domenico è l’unico nome che il Pd ha messo sul tavolo dopo le tante bocciature e/o veti che si sono susseguiti in queste settimane: una scelta dettata anche dall’esigenza di uscire dallo stallo che si era creato (il nome di De Domenico è risultato quello che ha più probabilità di vittoria in un sondaggio commissionato dal Pd regionale), e che potrebbe portare anche a qualche piccola spaccatura interna ai Dem. CHI È IL CANDIDATO SINDACO. De Domenico compirà sessant’anni ad agosto, è stato deputato regionale, eletto con oltre 11mila voti nella lista del Pd, da novembre 2017 al 13 settembre 2020, quando decadde perché il suo ruolo da direttore generale dell’università di Messina lo rendeva ineleggibile. Al suo posto è subentrato Pippo Laccoto. Laureato in Economia e commercio, è stato ricercatore e professore a contratto di diritto tributario, ha all’attivo 32 pubblicazioni, dal 2008 al 2012 è stato presidente del consiglio d’amministrazione della banca di credito cooperativo Antonello, e prima nel cda dell’Ersu, e presidente e amministratore delegato di Unilav. A più riprese esperto per alcuni comuni (perlopiù nebroidei) in materia tributaria.

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