MESSINA – Poco dopo il 24 giugno, data del ballottaggio, Cateno De Luca ha due appuntamenti giudiziari da affrontare, solo quattro giorni dopo, infatti, precisamente il 28 giugno, è prevista l’udienza preliminare, dovrà dunque comparire davanti al gup per sapere se verrà archiviata l’accusa di evasione fiscale nei suoi confronti o se verrà rinviato a giudizio. A luglio, invece, è attesa la pronuncia della Cassazione, la procura di Messina ha infatti presentato ricorso contro la decisione del Tribunale della libertà che lha confermato la scarcerazione di De Luca, già decisa dal gip, lo scorso novembre, sempre per l’accusa di evasione fiscale. Se la Cassazione dovesse accogliere il ricorso dell’accusa, quindi, la parola passerebbe di nuovo al Tdl che dovessee rivedere il giudizio dopo la pronuncia della Corte, potrebbe decidere perché il candidato torni ai domiciliari. Trattandosi però di un reato non contro la pubblica amministrazione, neanche con una sentenza di primo grado, De Luca, qualora fosse sindaco, decadrebbe.

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