MESSINA.  Uno sviluppo diverso da quello delle industrie “che hanno deturpato e avvelenato il territorio”, come ad esempio le ipotesi dell’aeroporto o di un parco Disneyland.  A proporre un’alternativa di progresso per la valle del Mela è il “Comitato cittadini contro l’inceneritore”, che in una nota sposa la proposta lanciata nei giorni scorsi da Antonio Catalfamo e prima ancora dall’assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao, che durante un forum dell’agenzia di stampa Italpress ha rilanciato l’ipotesi, già in auge nel 2013, di portare in Sicilia il più famoso parco divertimenti del mondo.

“Apprezziamo la riapertura del dialogo tra i vertici della multinazionale Disney e la Regione siciliana per l’interessamento dell’assessore Armao – è il commento del capogruppo di Fdi all’Ars Antonio Catalfamo – Riteniamo tuttavia che, qualora saltasse l’ipotesi Termini Imerese, c’è un’area tra Milazzo e Barcellona che potrebbe essere anche migliore per la vicinanza ai porti di Milazzo e Messina. Un parco di queste dimensioni, insieme alla già avviata strategia portuale protesa all’afflusso croceristico, sarebbe un precedente anche per la Disney che potrebbe avanzare il suo primo parco divertimenti sul mare, con vista isole Eolie, con annesse nuove attrazioni a tema. Un parco che farebbe aumentare il turismo dell’intrattenimento in una fetta di territorio già predisposta per questo tipo di sviluppo economico».

Di seguito il contenuto della nota inviata da Comitato: 

«Ormai è pacifico che questo territorio abbia enormi potenzialità, il cui sviluppo per decenni è stato sviato dalla presenza ingombrante delle grandi industrie, che cercano di riprodursi con progetti scellerati come quello dell’inceneritore, o quanto meno di conservare i propri profitti a discapito della salute dei cittadini. In questo senso va letta anche la recente trattativa della Raffineria con i comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, volta ad eliminare le loro prescrizioni sanitarie che avrebbero imposto una significativa riduzione delle emissioni più pericolose (e puzzolenti).

Purtroppo la loro presenza è anche un fattore che condiziona pesantemente lo sviluppo economico in altre direzioni. L’idea di realizzare un parco Disneyland nella valle del Mela, facendola diventare un crocevia del turismo, è un vero e proprio sogno: Disneyland a Parigi dà lavoro a 72 mila persone (altro che Raffineria e inceneritore!), è la prima meta turistica europea per visitatori (15 milioni l’anno) e produce una considerevole fetta del PIL nazionale.

Ma nell’attuale contesto rischia di restare solo un sogno, per l’appunto: quale imprenditore investirebbe mai così tanti soldi per realizzare un mega-parco dei divertimenti proprio accanto allo spettacolo indecoroso e inquietante offerto dagli impianti della Raffineria e della Centrale A2A, condito dalle esalazioni asfissianti che ammorbano il territorio un giorno sì e un giorno no?

Non è un caso se la Disney si sia fatta avanti semmai per Termini Imerese, che si è già lasciata alle spalle il passato industriale. E non bisogna stupirsi quando nelle guide turistiche internazionali Milazzo viene descritta come “un bel posto, se non fosse assediato dalle industrie”. È ovvio che il turismo risulta gravemente penalizzato da un simile biglietto da visita, ma purtroppo non c’è affatto bisogno di leggere le guide turistiche per accorgersene.

Ma la strada per cambiare modello di sviluppo, tramutando i sogni in realtà, per fortuna oggi esiste: a indicarla è il Piano Paesaggistico dell’ambito 9, un miracolo della pianificazione locale, ormai pienamente vigente (anche se minacciato da decine di ricorsi).

Il Piano prevede la progressiva rimozione dei maggiori fattori di degrado, ovvero la Raffineria e la Centrale, per lasciare il posto ad attività compatibili con le vocazioni del territorio.

Attività che potrebbero dare molto più lavoro senza inquinare e deturpare il paesaggio, come ad esempio un parco divertimenti, per l’appunto. Certo, la bacchetta magica non esiste ed il Piano prevede una certa gradualità per non creare sconvolgimenti occupazionali, ma l’importante adesso è iniziare ad applicarlo.

Affinché tali previsioni possano attuarsi è però necessario che vengano recepite nel Piano regolatore dell’area industriale. Quindi se davvero l’On. Catalfamo e gli altri deputati regionali locali vogliono fare qualcosa di concreto per la svolta economica del nostro territorio, chiediamo loro di impegnarsi per far varare al più presto questo piano regolatore da parte dell’IRSAP o di qualsivoglia altro ente che eventualmente andrà a sostituirlo».

 

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Cosimo Allegra
Cosimo Allegra
23 Aprile 2018 14:55

Sono convinto che il 99% di questi signori non sappia nemmeno cosa sia un inceneritore, e che il rimanente 1% sia in palese malafede ed in cerca di facili consensi elettorali…

davide
davide
23 Aprile 2018 21:38
Reply to  Cosimo Allegra

Su cosa si basano le sue convinzioni?