MESSINA. Ricorso contro l’avvio del porta a porta in tutta la città, misura che, secondo il sindaco Cateno De Luca e MessinaServizi bene Comune, la partecipata che si occupa di rifiuti, dovrebbe portare entro l’anno al 65% imposto per legge di percentuale di differenziata.

Ieri si è tenuta dinanzi alla Camera di Consiglio del Tar Catania l’udienza nei procedimenti proposti dall’Associazione Nazionale Amministratori di Condominio Italia(ANACI), assistita dal legale Silvano Martella, e da alcuni cittadini (proprietari di unità immobiliari nella città di Messina), assistiti dall’avvocato Giuseppe Bottari, contro l’ordinanza sindacale n. 122 emessa dal Comune di Messina il 23 aprile 2019 che disponeva la raccolta differenziata nei condomini.
Nei due giudizi amministrativi, sono intervenuti a sostegno dei ricorrenti alcuni amministratori di condominio, con il patrocinio del legale Alessio Papa, mentre il comune di Messina si è costituito solo in uno dei due procedimenti.
Il Tribunale Amministrativo di Catania si è riservato di decidere sulle istanze cautelari formulate dalle parti, che pur condividendo l’avvio della raccolta differenziata nel Comune di Messina, “si dolgono dei molteplici profili di illegittimità dell’ordinanza impugnata e dei costi cui andrebbero incontro i cittadini, per effetto di un sistema di raccolta incentrato sul coinvolgimento della “utenza condominiale”, che dovrebbe trattare i rifiuti dei singoli proprietari alla stessa stregua di un “bene” o “servizio comune” (con un consequenziale incremento delle spese condominiali da imputare ai singoli proprietari nei bilanci di esercizi”, scrivono in una nota.
“Più volte si è cercato un confronto ed una collaborazione con l’amministrazione comunale – spiegano -non essendoci stato alcun esito positivo siamo stati costretti all’impugnazione dell’ordinanza. Restiamo, comunque, fiduciosi qualunque sia l’esito dell’impugnazione, alla possibilità di un dialogo con l’Amministrazione per raggiungere gli obbiettivi prefissati sulla raccolta differenziata, e permettere anche alla città di Messina di poter essere competitiva al pari delle altre città d’Italia” conclude la nota degli amministratori di condominio.
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