MESSINA. «Abito in un condominio in pieno centro, a 100 metri dal Viale San Martino. È sempre stato curato. Adesso è invaso da topi e spazzatura». È solo una delle tante segnalazioni giunte in questi giorni in merito alla raccolta porta a porta, mentre in città si continua a discutere dell’aumento della Tari e delle condizioni di sporcizia in cui versano varie zone della città, da nord a sud, fra mancati interventi di spazzamento e rifiuti disseminati ai bordi delle strade.

 

Fra i tanti a intervenire, in questi giorni, anche il consigliere della III Municipalità Alessandro Geraci, dopo varie segnalazioni ricevute dai cittadini.

«Questo – scrive – è l’ ennesimo messaggio che ricevo, in cui i cittadini segnalano la grave situazione in cui versano gli interni dei loro condomini a causa della mancata raccolta da parte di Messinaservizi Bene Comune. E non parliamo di una volta, ma di diversi giorni in cui la raccolta è saltata. Perché questa ennesima mancanza? Vediamo se oggi (ieri, ndr) il presidente della società invitato in seduta di consiglio ci darà una risposta, nel frattempo i rischi igienico sanitario crescono».

 

Tanti anche i messaggi inviati da cittadini e associazioni, dal Comitato Vallata di Mili – Messina Sud, che lamenta la mancata raccolta dell’umido in alcune vie, alle denunce di chi descrive le condizioni del proprio quartiere.

Qui la testimonianza di una cittadina di S. Stefano Medio:

«Ho letto con interesse l’articolo, corredato da foto, riguardante la pulizia e scerbatura delle strade di Messina, che viene effettuata in modo attualmente così rarefatto da risultare praticamente inutile. Sono residente nel villaggio di S. Stefano Medio e percorro ogni giorno la s.p. 36, unica via d’accesso ai paesi collinari della vallata (anche su questo occorrerebbe aprire una parentesi larga quanto una casa). In effetti la pulizia e la scerbatura sono un vero miraggio, le erbacce raggiungono altezze degne della savana subsahariana e, quando vengono (raramente) estirpate, l’operazione, non si capisce il perché, viene effettuata a macchia di leopardo, ovvero solo ed esclusivamente in prossimità delle abitazione stabilmente occupate. Le zone antistanti abitazioni chiuse o in stato di abbandono vengono lasciate luride, con una selva inestricabile di arbusti, tra i quali si accumula anche spazzatura assortita, di vario genere, in particolar modo volantini pubblicitari, alla costante e incivile disseminazione dei quali l’amministrazione non intende porre un argine. Non parliamo poi delle strade interne dei villaggi, che versano in una condizione di sporcizia e di abbandono inaudita, sia dal punto di vista dello spazzamento e della scerbatura, che da quello della pavimentazione, dell’illuminazione e di tutti quei servizi che dovrebbero essere garantiti A TUTTI , a prescindere dalla latitudine e longitudine della propria residenza. E siccome si dà il caso che da queste parti la raccolta differenziata viene effettuata in modo ordinato, educato e regolare ormai da quasi due anni e che la Tari la paghiamo tutti, non si capisce il perché di questo stato di abbandono, che viene recepito dai cittadini come un furto, un imbroglio, una presa in giro. Tasse = servizi, è così difficile capirlo?».

Di seguito, invece, la segnalazione di un abitante di San Licandro in merito alla cura degli spazi verdi:

«Buongiorno. Desidero segnalare lo stato di incuria dello spazio verde di San Licandro.
Fino ad un mese e mezzo fa, l’area veniva regolarmente pulita, adesso non so se sia scaduto il contratto ai lavoratori preposti al servizio, ma sta di fatto che la scerbatura non viene fatta e la villetta sembra un campo di grano. Bisogna aggiungere che l’inciviltà del messinese medio completa l’opera e carte, cartoni di pizza, bottiglie di vetro e plastica contribuiscono a rendere questo spazio una pattumiera all’aperto. Adiacente alla villetta, che nonostante la sporcizia è regolarmente frequentata da bambini e famiglie, c’è un’area sgambamento cani che evidentemente è considerata da alcuni padroni un’area wc, dato che gli escrementi degli incolpevoli animali non vengono raccolti nonostante ci sia un cestino nell’area stessa e, a pochi metri sulla strada, ci siano i cestini per la raccolta delle deiezioni. Ora che io sia puntualmente costretta a raccogliere la sporcizia lasciata, affinché il mio cane possa giocare liberamente, senza incappare nella merda di altri mi fa veramente avvilire. Ogni giorno io ed altri ragazzi per bene, ci cimentiamo nella sistematica “bonifica” dell’area prima di poter lasciare giocare i nostri cani e questo non è giusto, dato che è un’area di cui dovrebbero godere tutti».

A far discutere anche lo stato in cui si trovano le baracche “sbaraccate” dell’Annunziata. Una questione che abbiamo raccontato mesi fa in questo articolo:

«Sapete certamente il problema relativo alla enorme quantità di spazzatura inserita di nascosto dentro le varie baracche, situazione che ha causato una situazione invivibile ai residenti della zona a causa della sporcizia, degrado, puzza e delle precarie condizioni igienico-sanitarie. Ebbene, dopo due mesi dalle dichiarazioni di presa d’impegno per la pulizia, bonifica e , successivamente, demolizione delle stesse, nulla si è mosso. Ogni lunedì i residenti vengono liquidati con la solita frase “si inizia settimana prossima”. Frase che viene ripetuta da mesi ormai. La situazione adesso è davvero invivibile soprattutto a causa del caldo e dell’aria che è diventata davvero irrespirabile e nessuno, dalle istituzioni alle società interessate, si preoccupano ed intervengono. I residenti sono ormai davvero esausti e non sanno più cosa fare», scrive un cittadino.

Criticità segnalate anche in pieno centro, proprio a due passi dalla Galleria e da Palazzo Zanca.

 

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