MESSINA. La Procura di Marsala ha inviato al Ris dei carabinieri di Messina le impronte rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto dopo la scomparsa della piccola Denise Pipitone, avvenuta a Mazara del Vallo nel 2004.  Adesso, grazie ad alcune nuove metodologie, è possibile infatti rilevare tracce di Dna anche dalle impronte digitali.
I nuovi accertamenti, chiesti dall’avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, madre di Denise, hanno l’obiettivo di accertare la possibile presenza di Denise in qualche luogo o su qualche auto dopo il sequestro. Il legale e Maggio avevano chiesto accertamenti su alcune impronte, mentre la Procura ha esteso l’esame per tutte le impronte a suo tempo rilevate. La decisione della Procura, di fatto, riapre l’inchiesta.

Il prossimo 26 ottobre Denise compirà 17 anni. Il giallo della sua sparizione è iniziato la mattina del 1 settembre del 2004. La bambina si trovava sul marciapiede vicino casa quando se ne sono perse le tracce.

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